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Gad Elmaleh acquista il cabaret parigino “Chez Michou”

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Chouchou succede a Michou… Gad Elmaleh rileva il famoso cabaret trasformista di Montmartre, in liquidazione dall’estate scorsa. Il comico ha acquistato l’attività e intende farne “un luogo di comicità e umorismo, pur mantenendo l’anima del luogo”, secondo il dipartimento di comunicazione dell’attore.

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Una decisione accolta con favore da Catherine, nipote di Michou, che ha fatto di tutto per rilanciare il cabaret dopo la morte del suo fondatore, quattro anni fa, ma invano: si è scagliata contro il Covid, le manifestazioni seriali e i problemi di parcheggio che hanno causato il tracollo riserve… “Gad Elmaleh continuerà a ravvivare l’80 di rue des Martyrs, che è caduto in buone mani come avrebbe voluto Michou. Saremmo stati sfortunati se il posto fosse diventato qualcosa di diverso da un cabaret”, ha detto all’Agence -Presse.

Da parte sua, il ministro della Cultura Rachida Dati ha ringraziato calorosamente il comico per aver salvato “uno dei luoghi più emblematici di Montmartre e Parigi”.

In effetti, “Chez Michou” segnò la leggenda del cabaret parigino a metà degli anni ’50. All’epoca, Michel, un giovane Picard venuto a Parigi per tentare la fortuna, rilevò il cabaret “Chez Madame Untel”, rue des. Martiri. Il ragazzo gay ha comprato i muri e ha ribattezzato il locale “Chez Michou”, una contrazione dei suoi soprannomi: “Mia nonna mi chiamava Mimi e i fidanzati Chouchou, ho fatto un mix dei due”, ha detto.

Da Michou, l’ispirazione di Jean Poiret per “La Cage aux Folles”

Decide allora di farne un posto trasformista, il posto è alla moda, tutta Parigi sfila: Delon, Joséphine Baker, Deneuve, Sagan, Thierry Le Luron… Veniamo a divertirci con chi non lo facciamo. chiama ancora le drag queen e ridi delle imitazioni di France Gall, Bardot, Mylène Farmer e Dalida, la grande amica del capo.

Lì incontriamo Michou e le sue Michettes dai nomi coloriti come Phosphatine, La Grande Eugène o Lady Paic… Il cabaret è così famoso che ha ispirato il regista Jean Poiret per la sua opera teatrale La gabbia pazzaun grandissimo successo degli anni ’70 che avrà una versione altrettanto apprezzata al cinema con Michel Serrault nell’indimenticabile Zaza.

Quasi 70 anni dopo, il cabaret si prepara ad aprire un nuovo capitolo della sua storia. Ci saranno ancora spettacoli di travestiti? Dopotutto, Gad Elmaleh non ha esitato a stare al gioco nel suo famoso film Animale domesticoche ha avuto una grande carriera anche nel cinema, al punto da ottenere una nomination come miglior attore ai César Awards.

L’entourage di Gad ha già chiarito che il nome del cabaret cambierà. Dobbiamo quindi aspettarci una nuova programmazione, più incentrata sullo stand-up, come altri Comedy club, che già esistono a Parigi e che mettono in risalto i giovani talenti. Michou lo aveva già avvertito: il suo cabaret non gli sarebbe sopravvissuto, aveva predetto. Ma la risata resta immortale…

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