Gérald Darmanin propone un aumento dell’orario di lavoro in Francia per rilanciare l’economia. In un’intervista al giornale Gli Echi del 6 ottobre 2024, l’ex ministro dell’Interno ha proposto delle possibilità di risparmio in vista della presentazione del bilancio da parte di Michel Barnier giovedì 10 ottobre. Egli ritiene che queste misure siano essenziali per rilanciare l’economiasenza ricorrere ad aumenti delle tasse.
Lavorare di più per rilanciare l’economia
“Il punto è che in Francia non lavoriamo abbastanza”, secondo Gérald Darmanin. Ciò rallenterebbe la crescita economica. Per rimediare a questo propone di “togliere le 35 ore”, sia nel settore privato che in quello pubblico. Nel settore privato, suggerisce di lasciare le negoziazioni sull’orario di lavoro alle aziende, con compensazioni come la partecipazione agli utili e la partecipazione. Per quanto riguarda il settore pubblico, si raccomanda di “allungare la settimana a 36 o 37 ore”con retribuzione adeguata di conseguenza.
Riduzione dei giorni festivi e altre vie di riforma
Tra le sue altre proposte, Gérald Darmanin raccomanda in questa intervista “stabilire un secondo giorno di attesa per le assenze per malattia nel pubblico servizio”. Suggerisce inoltre di eliminare un “secondo giorno festivo sia nel settore pubblico che in quello privato”, al fine di limitare la spesa statale. Inoltre, l’ex ministro propone di vendere alcune partecipazioni statali in grandi aziende come Orange, Engie o FDJ.
Opposizione all’aumento delle tasse
Contrariamente alle misure fiscali previste dal governo, Gérald Darmanin mette in guardia da un “choc fiscale” che potrebbe, secondo lui, uccidere la crescita e causare disoccupazione di massa. Critica fortemente l’aumento delle tasse sui capitali e sulle imprese proposto dal Primo Ministro. Per lui, questi aumenti delle tasse sono controproducenti e rischiano di pesare sull’economia francese a lungo termine.
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