Questo italiano di 28 anni soffriva di progeria, o sindrome di Hutchinson-Gilford, una malattia rara e incurabile.
Sammy Basso, un italiano affetto da progeria (o sindrome di Hutchinson-Gilford), una malattia dovuta all’invecchiamento precoce, è morto all’età di 28 anni, molti personaggi pubblici si sono lamentati domenica, elogiando il suo coraggio nella lotta contro la malattia. Secondo i media italiani si tratta del paziente più anziano al mondo affetto da questa malattia, per la quale l’aspettativa di vita alla nascita è di circa 13 anni.
Sammy Basso è morto sabato sera dopo essersi sentito male mentre cenava con gli amici in un ristorante, secondo quanto riportato dai media.
Una malattia incurabile
“Sammy Basso è stato uno straordinario esempio di coraggio, fede e spirito positivo. Ha affrontato ogni sfida con il sorriso, dimostrando che la forza dell’animo può superare ogni ostacolo”, ha affermato il capo del governo Giorgia Meloni.
“Il suo impegno nella ricerca sulla progeria e la sua capacità di ispirare gli altri saranno per sempre un modello da seguire”, ha aggiunto.
La progeria, o sindrome di Hutchinson-Gilford, a volte soprannominata anche “sindrome di Benjamin Button” è una malattia genetica estremamente rara che provoca un invecchiamento accelerato a partire dal primo o dal secondo anno. Si ritiene che questa malattia sia causata da una mutazione nel gene LMNA.
Nato il 1 dicembre 1995 nel nord Italia, Sammy Basso ha studiato all’università di Padova e nel 2021 si è specializzato in biologia molecolare con una tesi che cerca di chiarire il rapporto tra infiammazione e progeria, secondo il quotidiano La Repubblica. Sammy Basso era attivo sui social network, seguito da più di 70.000 persone su Instagram.
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Con l’AFP
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