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Tennis: questo francese crolla dopo lo scandalo!

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Benjamin Labrousse

Editore

Nonostante un doppio corso di spagnolo/comunicazione, ho deciso di prendere in mano i miei sogni dedicandomi al giornalismo. Con un master in giornalismo sportivo, mi occupo di notizie sportive e calcistiche con altrettanta ammirazione nei periodi di mercato, quando un club deve fare scelte cruciali per la prossima stagione.

Lo scorso agosto, l’ITIA aveva annunciato che Jannik Sinner era stato scagionato nonostante due test positivi al clostebol, uno steroide anabolizzante. Chiaramente questa vicenda ha fatto circolare molto inchiostro. Mentre il numero uno italiano e mondiale è stato ancora una volta sfidato su questo argomento, il francese Lucas Pouille ha recentemente denunciato un’ingiustizia in questa vicenda.

Jannik Sinner è tornato in attività. Dopo una vittoria a l’US Openil suo secondo Grande Slam dell’anno, il numero uno del mondo proverà a vincere il Master 1000 Shangai che inizierà questo sabato. Presente davanti alla stampa, Peccatore è stato interrogato sulla sua vicenda di doping. Ricordiamo che quest’ultimo è risultato positivo al clostebol per due volte, ma è stato autorizzato lo scorso agosto dall’ITIA (International Tennis Integrity Agency).

“Ancora una volta, sta andando in tutte le direzioni”

Tuttavia, la WADA (Agenzia mondiale antidoping) ha recentemente presentato ricorso contro questa decisione, chiedendo una pesante sospensione nei confronti dell’italiano. Interrogato su questo da TennisActu, Lucas Pouille lui ci crede Peccatore avrebbe dovuto effettivamente essere sospeso. “Penso che siamo persi con le diverse entità. Al di là di tutte le autorità mediche, il circuito del tennis ha già l’ATP, l’ITF, gli Slam e la WTA. Jannik Sinner è stato assolto da un tribunale indipendente. Adesso è la WADA (Agenzia mondiale antidoping) a lanciare appello. Ancora una volta va in tutte le direzioni”ha denunciato per primo il francese.

“Quando firmi i documenti antidoping sei responsabile di tutto ciò che ingerisci”

“Non sappiamo davvero cosa sta succedendo. Esistono doppi standard? Direi di sì. È stato scagionato, buon per lui. Non penso che abbia preso nulla intenzionalmente. E’ un giocatore che ho apprezzato molto, che ho amato guardare giocare, ma per me quando firmi i documenti antidoping sei responsabile di tutto quello che metti nel tuo corpo. Questo non è un piccolo prodotto. Quindi sì, quello che aveva in corpo era minuscolo… ma comunque felice, voglio dire”conclude Luca Puglia.

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