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Guerra in Libano, conseguenze dell’uragano Helene, cosa cambia dal 1° ottobre… Le notizie di questo martedì mattina – Libération

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La redazione di “Libération” raccoglie le principali notizie di questo martedì 1 ottobre.

Ogni mattina, la redazione di Libe seleziona le notizie essenziali in Francia, nel resto del mondo e quelle da seguire durante la giornata.

Guerra in Libano: truppe israeliane sul terreno e imminenti evacuazioni dei francesi

Lunedì sera l’esercito israeliano ha ripreso la marcia con le sue prime incursioni di terra nel sud del Libano. Dopo una notte segnata dagli attacchi nel sud di Beirut, l’IDF ha annunciato martedì che le truppe di terra avevano attraversato il confine per combattere Hezbollah: operazioni “limitato, localizzato e mirato” contro “obiettivi e infrastrutture del terrorismo”. Allo stesso tempo, una nave della Marina francese è salpata lunedì da Tolone per preposizionarsi al largo delle coste del Libano “precauzione”in caso di necessità di evacuare cittadini francesi, abbiamo appreso dallo Stato Maggiore delle Forze Armate. Anche il nuovo ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, ha annunciato martedì mattina che sta collaborando con la compagnia aerea libanese Middle East Airlines per sbloccare posti per i francesi che desiderano lasciare il Paese. Segui la nostra diretta.

Uragano Helene: la Casa Bianca teme un bilancio di 600 morti

Da Tallahassee, in Florida, a Charlotte, nella Carolina del Nord, raffiche di rara violenza, quantità colossali di acqua e vittime. Fino a lunedì, le dichiarazioni delle autorità locali stabilivano a quasi 110 il numero delle vittime in seguito al passaggio dell’uragano Helen e alle massicce inondazioni che ne sono seguite nel sud-est degli Stati Uniti. Ma la cifra potrebbe rivelarsi molto più impressionante, secondo la Casa Bianca. “Potrebbero essere andate perdute fino a 600 vite umane” ha detto lunedì sera il consigliere per la sicurezza nazionale Liz Sherwood-Randall. “Ci sono 600 persone di cui non abbiamo notizie”, disse, sperando che alcune di queste persone lo fossero “invidia”.

Quasi 79mila detenuti in Francia, l’ennesimo record

Le carceri francesi sono ancora sovraffollate. Il numero di prigionieri in Francia ha raggiunto un nuovo record il 1 settembre, con 78.969 persone incarcerate, secondo i dati del Ministero della Giustizia pubblicati lunedì. 3.609 detenuti sono stati costretti a dormire su un materasso posto sul pavimento, rispetto ai 2.361 dell’anno prima, e le carceri francesi disponevano di 62.014 posti operativi. La densità carceraria complessiva è pari al 127,3%, ma nei centri di custodia cautelare, dove vengono rinchiusi i detenuti in attesa di processo e quindi presunti innocenti, e quelli condannati a pene brevi, arriva al 153,6%. Secondo uno studio pubblicato a giugno dal Consiglio d’Europa, la Francia è tra i paesi con i peggiori risultati in Europa in termini di sovraffollamento carcerario, al terzo posto dietro Cipro e Romania.

La Francia vende quattro sottomarini Barracuda ai Paesi Bassi

Si conferma un grande successo nell’export per Naval Group: la società francese ha formalizzato lunedì 30 settembre la vendita di quattro sottomarini di ultima generazione ai Paesi Bassi, nell’ambito del rinnovamento della flotta olandese, un progetto da diversi miliardi di euro. Nonostante il cambio di governo nei Paesi Bassi, il gruppo pubblico francese scelto dall’Aia a marzo porta avanti l’esportazione del suo sottomarino Barracuda, di cui 12 esemplari erano stati venduti all’Australia prima che Canberra rescindesse il contratto nel 2021. Questi molto silenziosi i sottomarini, che li rendono difficili da individuare, saranno assemblati a Cherbourg (Manche), nel nord-ovest della Francia.

Prezzi della benzina, tangenziale di Parigi a 50 km/h: cosa cambia questo martedì

In questo primo mese d’autunno stanno avvenendo alcuni cambiamenti nella vita quotidiana dei francesi. Rivalutazione dell’APL e delle piccole pensioni, aumento del prezzo di riferimento della benzina e del parcheggio dei Suv parigini… E il controverso abbassamento della velocità da 70 a 50 km/h su un primo tratto della tangenziale di Parigi. Pubblicazione fa il punto sulle principali novità di inizio ottobre.

Continua oggi

Alle 15 è prevista la dichiarazione di politica generale di Michel Barnier Michel Barnier va al nocciolo della questione. Per la prima volta, martedì 1° ottobre, il primo ministro affronterà i deputati, davanti ai quali farà alle 15 la sua dichiarazione di politica generale. Un discorso che permetterà di vedere più chiaramente le intenzioni dell’ex commissario europeo, privato della maggioranza, minacciata di censura dalla sinistra e tenuta sotto tiro da un Raggruppamento Nazionale il cui sostegno è essenziale per la sopravvivenza del governo. Il suo entourage ha confermato che non cercherà successivamente la fiducia dei deputati. Segui la nostra diretta.

Sciopero del 1° ottobre: ​​cosa aspettarsi. È ora di tornare nella società. La CGT, Solidaires e la FSU (il sindacato leader dell’istruzione) indicono uno sciopero e una manifestazione questo martedì per chiedere l’abrogazione della riforma delle pensioni e per chiedere un aumento degli stipendi. Già si prevede che saranno poco seguiti: il traffico ferroviario sarà pressoché indisturbato, con la “normale” circolazione dei treni TGV. Nelle scuole la mobilitazione potrebbe colpire le mense scolastiche.

L’indagine

Ciò di cui il Giappone incolpa veramente Paul Watson: le nostre rivelazioni. Sulla base di atti giudiziari e testimonianze inedite, Pubblicazione rivela la fragilità delle accuse che hanno portato le autorità giapponesi a emettere un mandato di arresto internazionale contro il fondatore di Sea Shepherd. I fatti risalgono ad una campagna effettuata nel 2010 al largo delle coste dell’Antartide. Da scoprire qui.

La storia

Il ritiro internazionale di Antoine Griezmann, la fame di un’epoca. Il calciatore ha annunciato il suo ritiro dalla nazionale questo lunedì, 30 settembre, volendo far posto “nuova generazione”. “Cuore emotivo” del titolo dei Blues nel 2018, rinomato per il suo carattere collettivo e allegro, è stato un pilastro del decennio d’oro della storia del calcio francese. Da trovare qui.

Il ritratto

Sacha Houlié, andiamo a prenderlo. Macronista fin dall’inizio, il 35enne deputato di Poitiers si rivolta contro la destra presidenziale e cerca di inventarsi un futuro. Leggi qui.

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