DayFR Italian

Tadej Pogacar per la prima volta con la maglia iridata, dopo un numero enorme (video)

-

Quasi invincibile in questa stagione, Tadej Pogacar ha compiuto un’altra immensa impresa questa domenica a Zurigo, diventando per la prima volta campione del mondo su strada, all’età di 26 anni. Lo sloveno ha preso il comando della corsa a più di 100 km dal traguardo e ha coperto l’ultimo 51 miglia da solo. È il terzo corridore a vincere Giro, Tour e Mondiale nello stesso anno, dopo Merckx nel 1974 e Roche nel 1987.

Era il grande favorito, Tadej Pogacar ha soddisfatto le aspettative vincendo il campionato del mondo su strada questa domenica a Zurigo.

Il tre volte vincitore del Tour de France ha conquistato la sua prima maglia iridata al termine di una grande prestazione, correndo da solo al comando negli ultimi 51 chilometri.

Mondiali: Julian Alaphilippe deve ritirarsi dopo una caduta

Quasi imbattibile in questa stagione, autore della doppietta Giro-Tour, che non si realizzava dai tempi di Marco Pantani nel 1998, oltre alle vittorie alla Strade Bianche, alla Liegi-Bastogne-Liegi e più recentemente al Grand Prix de Montréal, il Il 26enne sloveno ha approfittato di un percorso accidentato di 173 chilometri perfettamente adatto alle sue qualità sia di pugile che di scalatore.

Pogacar nella storia

Con questo titolo Pogacar entra nella storia del ciclismo, perché è solo il terzo corridore, dopo Eddy Merckx nel 1974 e Stephen Roche nel 1987, a vincere successivamente il Giro, il Tour e il Mondiale.

Per prendere le distanze dai suoi principali avversari, tra cui gli ultimi due campioni del mondo, Remco Evenepoel e Mathieu Van der Poel, anch’essi tra i grandi favoriti e per recuperare un gruppo di 16 corridori fuggiti, “Pogi” ha preso in mano la situazione in un attimo a più di 100 chilometri dal traguardo, accelerando per la prima volta.

L’Auvergnat Louis Chaleil si è annunciato tra i professionisti, all’età di 18 anni

Ritornato al comando della corsa, con l’aiuto del connazionale Jan Tratnik, il campione sloveno ha staccato tutti, ad eccezione del francese Pavel Sivakov, dopo una seconda grande accelerazione, questa volta a 80 chilometri dall’arrivo.

Solo al comando a più di 50 km dal traguardo

Sivakov, compagno di squadra di “Pogi” dell’UAE Team Emirates, ha resistito come ha potuto, ma non è più riuscito a tenere il passo dello sloveno quando mancavano ancora 51 chilometri al traguardo.

Sei andato troppo oltre, “Pogi”? Innegabilmente, si è lasciato trasportare dal suo entusiasmo e ha sognato in grande intraprendendo questa lunghissima fuga.

“Pogi” ha pensato in grande ma ha comunque vinto

In finale il suo vantaggio è sceso sotto i 40 secondi, era chiaramente in difficoltà e pensavamo che si fosse bruciato le ali cercando di compiere un’impresa immensa.

premio Secondo Romain Combaud, Julian Alaphilippe e Romain Bardet “si assomigliano sempre di più”

Ma lo sloveno ha recuperato negli ultimi dieci chilometri e ha resistito fino alla fine al ritorno del detentore del titolo, Mathieu Van der Poel, finalmente terzo, dopo uno sprint furioso, ma battuto dall’australiano Ben O’Connor, medaglia d’argento, rimasto solo poco dopo davanti alla fiamma rossa.

Raffaello Rochette

Related News :