La Royal Society ha visto un film horror a Roma. E non solo, a livello calcisticoanche quello. L’avventura nella Città Eterna è iniziata nel peggiore dei modi, con i gravi incidenti accaduti nelle prime ore del mercoledì-giovedì e che si sono conclusi con il ricovero per coltellate di tre tifosi biancoazzurri, due dei quali gravi. L’emorragia non si è fermata lì. Al contrario. Si è proseguito sul verde dello Stadio Olimpico di Roma, dove La Real Sociedad ha offerto la sua versione peggiore. Era un squadra irriconoscibilesoprattutto in un primo tempo da dimenticare in cui errori inappropriati per una squadra della sua categoria l’hanno condannata. I secondi 45 minuti non sono bastati.
Imanol Alguacil ha detto, nella conferenza stampa prima dello scontro, di essere ansioso di vedere quale sarà la risposta della squadra a Roma, una piazza alta. Ha fatto ancora una volta riferimento ai giovani di questa squadra dopo le importanti perdite subite negli ultimi anni. Il duello contro la Lazio è stato presentato come una prova, quasi di vita, per questo gruppo di giocatori. Ma l’immagine offerta dal suo popolo era lungi dall’essere quella desiderata. Due anni fa, il giocatore di Oriola, arrabbiato fino ai limiti insospettabili dopo aver perso nello stesso feudo per 2-0 contro la Roma di José Mourinho, lasciava intendere, con la veemenza che lo caratterizza, che, in quel periodo, l’Europa era grande per la squadra azzurra e bianco E lì, l’immagine era molto migliore di quella offerta oggi prima ILLazioche è approfitta del caos difensivo dei biancoblu per suggellare il match alla mezz’ora.
Erano passati solo cinque minuti e la squadra romana era già riuscita a battere il gol di Remiro. Lo ha fatto su un calcio da fermo, dove il Real ha mostrato ancora una volta una disperata debolezza difensiva. Nuno Tavares mette in rete una palla che Remiro aveva tutte le possibilità di parare, ma Aramburu si mette in mezzo. Taty Castellanos ha battuto Aihen sul salto e la palla ha raggiunto Gila, un difensore centrale, che ha messo la palla quasi nello stesso angolo della porta di Remiro. Il film horror era appena iniziato.
Espulsione per il doppio giallo di Aihen alla mezz’ora
Al 13′, Remiro deve fare del suo meglio per respingere un tiro di Boulayé Dia e un minuto dopo, Brais, miracolosamente e da distanza ravvicinata, para il tiro di Taty Castellanos. Bisognava aspettare la conferma del VAR che la palla non era entrata. Sembrava un campanello d’allarme per gli allievi di Imanol, che avevano voglia di reagire. Lo hanno fatto con un tiro sul palo di Sucic che avrebbe potuto cambiare l’esito della partita, e con il tentativo di Becker, che è rimasto tale, un tentativo. Questa è stata l’intera risposta offensiva di una squadra che ha perso per forfait nonostante Imanol Alguacil abbia utilizzato tutto il suo arsenale fin dall’inizio. La società se lo è meritato.
Il calvario txuri urdin è continuato con l’espulsione di Aihen per un doppio giallo quando non era ancora passata mezz’ora. Il coraggioso terzino dell’Etxauri ha commesso un errore nel tentativo di fermare Isaksen quando già al 12′ aveva ricevuto un’ammonizione per aver atterrato lo stesso giocatore. Si rese subito conto del suo errore, nonostante le proteste del capitano Oyarzbal. QSotto in classifica e con un uomo in meno, quello che restava davanti sarebbe diventato un incubo. E così è stato. Fu allora che avvenne la debacle. Zaccagni esalta ancora una volta i colori della difesa biancoblù e realizza il 2-0, così come fa subito dopo Taty Castellanos.che sarà per sempre grato per aver giocato contro la Real Sociedad. L’attaccante argentino non segnava dallo scorso dicembre. Ma non solo, quando difese i colori del Girona nella stagione 22/23, giocava già contro la squadra allenata da Imanol Alguacil, anche se in quell’occasione il suo gol non impedì la sconfitta della squadra gironese.
3-0 e partita chiusa con tutto il secondo tempo in vantaggio. La sconfitta divenne ancora più grave, ma l’obice di Pedro si schiantò contro la traversa. L’unica gioia che hanno avuto i tifosi biancoblualcuni dei quali difficilmente dimenticheranno questo viaggio, Glielo ha dato Ander Barrenetxea con tanto onore. Molto prima di tutto questo, dopo la pausa, Imanol, con tutto perduto, ha tolto dal campo uomini importanti come Zubimendi, Oyarzabal e Kubo pensando già alla prossima partita di campionato e che affronterà domenica il Getafe alla Reale Arena, un campo in cui i biancoblu cercheranno di rifarsi dello sfascio europeo subito allo Stadio Olimpico di Roma, un campo, visto come visto, maledetto e al quale dovrà ritornare per togliere una spina ben conficcata. Direi nel cuore. Farlo sarà una buona notizia. Ciò significherà che la Real Sociedad è tornata in Europa. Ma per quello Dovranno continuare a lottare e cercare un posto tra i 24 migliori giovedì prossimo, quando Paok farà visita alla Reale Arena, dove dovranno sfoggiare i loro abiti migliori.
Scheda tecnica
- Lazio
: Mandas, Marusic, Mario Gila, Romagnoli, Nuno Tavares (Dele-Bashiru, min. 42), Guendouzi, Rovella, Isaksen (Noslin, min. 55), Dia (Balde, min. 76), Zaccagni (Tchaouna, min. 55) y Castellanos (Pedro, min. 46) - Società reale
: Remiro, Aramburu, Zubeldia, Aguerd (Pacheco, min. 69), Aihen, Zubimendi (Aritz, min. 46), Brais (Javi López, min. 35), Sucic, Becker, Take Kubo (Barrenetxea, min. 46) e Mikel Oyarzabal (Marín, min. 46) - Obiettivi
: 1-0: Mario Gila (min. 5); 2-0: Zaccagni (min. 31), 3-0: Castellanos (min. 34); 3-1: Barrenetxea (min. 82) - Arbitro
: Visser. Aihen viene espulso per doppia ammonizione (min. 29). Giallo a Rovella (min. 7), Aihen (min. 12), Zubimendi (min. 39), Zaccagni (min. 52)