Tenendo una linea ferma sull’immigrazione, il ministro degli Interni ha annunciato in più occasioni la sua intenzione di rivedere la circolare Valls del 2012.
Pubblicato il 23/01/2025 ore 21:00
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Bruno Retailleau segue la sua linea dura sull’immigrazione. La regolarizzazione dei lavoratori irregolari deve restare “eccezionale”Lo scrive, giovedì 23 gennaio, il ministro dell’Interno in una nuova circolare indirizzata ai prefetti. “Il percorso eccezionale di ammissione alla residenza (AES) non è il percorso normale di immigrazione e di accesso alla residenza”è scritto in questo testo di tre pagine, rivelato da Le Figaro e di cui France Télévisions è a conoscenza. Bruno Retailleau presenterà questa nuova circolare venerdì durante un viaggio a Yvelines.
Prendendo una linea ferma sull’immigrazione, il ministro ha annunciato in più occasioni l’intenzione di rivedere la circolare Valls del 2012, che avrebbe dovuto dare il “il” in materia di regolarizzazione caso per caso degli stranieri in situazione irregolare. Se la circolare Retailleau non cambia in senso stretto i criteri per ottenerlo “ingresso eccezionale al soggiorno”chiede chiaramente ai prefetti di stringere la vite sulla regolarizzazione.
Per poter beneficiare del sussidio, un lavoratore privo di documenti deve in teoria vivere in Francia da almeno tre anni e avere almeno due anni di lavoro. Ma lo scrive Bruno Retailleau nella nuova circolare che sarà presto pubblicata“una durata di presenza di almeno sette anni costituisce uno degli indici di integrazione rilevanti”.
La circolare di Valls promuoveva una politica dell’immigrazione “lucido ed equilibrato” e ordinò ai prefetti di farlo “una giusta considerazione delle realtà umane”. Il testo di Bruno Retailleau richiede un approccio più restrittivo: “Il controllo dei flussi migratori, in particolare attraverso la lotta all’immigrazione irregolare, e il rafforzamento dell’integrazione degli stranieri in Francia costituiscono le priorità del governo”evidenzia la circolare del ministro dell’Interno.