Dal 1997, la sinistra si è persa quasi tutti gli sconvolgimenti del mondo, dalle conseguenze sociali della globalizzazione al ritorno degli imperi all’indebolimento dell’Unione Europea. Per la nostra editorialista Natacha Polony, il panorama politico attuale è il risultato diretto della cecità della sinistra, i cui due leader, François Hollande e Jean-Luc Mélenchon, pensano solo al 2027 e agiscono solo secondo questo orizzonte.
Sembra felice. François Hollande, intervistato da la domenica della Tribunadiscute la situazione politica e distribuisce punti positivi e negativi al primo segretario del Partito socialista, sotto i cui colori è stato rieletto grazie all’alleanza con il suo vecchio nemico, Jean-Luc Mélenchon. Chi si è affrettato a rispondere a questo ex presidente che parla di “ responsabile dell’opposizione » avviando contro di lui il processo per tradimento attraverso il quale intende mantenere il suo dominio sulla sinistra. E lo spettacolo ha qualcosa di spaventoso. Perché i cittadini avranno capito che questi due uomini, uno dei quali era alla guida dell’Eliseo nel 1981 e l’altro eletto senatore nel 1986, hanno gli occhi puntati sulle prossime elezioni presidenziali.
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