L’elenco dei candidati ai prossimi Oscar era stato appena pubblicato il 23 gennaio, quando Los Angeles Times già elencato sul suo sito il più grande “sorprese” di questi annunci. Da un lato ci sono assenti degne di nota: le attrici Nicole Kidman e Angelina Jolie, evitate per i rispettivi ruoli in Bambina (nelle sale in Francia) e Maria, un film biografico su Maria Callas (in uscita il 5 febbraio), o il canadese Denis Villeneuve, che non otterrà l’Oscar alla miglior regia per Duna. Seconda parte (rilasciato il 28 febbraio 2024).
Ospiti considerati una sorpresa dal quotidiano californiano: l’attrice brasiliana Fernanda Torres for Sono ancora qui (nelle sale), l’attore Sebastian Stan per L’Apprendista (uscito il 9 ottobre), o il regista James Mangold per Un completo sconosciuto, un film biografico su Bob Dylan (atteso sugli schermi francesi il 29 gennaio).
Emilia Perez nella storia degli Oscar
L’Hollywood Reporter, ha occhi solo per Emilia Perez. Il film di Jacques Audiard, uscito ad agosto in Francia, ha ottenuto 13 nomination, tra cui miglior regia, migliore attrice per Karla Sofía Gascón e migliore attrice non protagonista per Zoe Saldaña. È la prima volta nella storia degli Oscar che un film non anglofono ottiene così tante nomination, sottolinea la pubblicazione, una delle letture di riferimento dell’industria hollywoodiana. È anche un record per un film francese (L’Artista, il film di Michel Hazanavicius, è stato nominato dieci volte nel 2012).
Emilia Perez entra negli annali della cerimonia per un altro motivo, sottolineato da Varietà, un’altra rivista specializzata: “Karla Sofía Gascón diventa la prima persona apertamente trans ad essere nominata per un Academy Award come migliore attrice”, titola sul suo sito. Protagonista, l’attrice spagnola interpreta in questo lungometraggio un narcotrafficante messicano che assume un avvocato carrierista (Zoe Saldaña) per aiutarlo a fingere la sua scomparsa e organizzare la sua transizione di genere.
Il brutalista et Malvagio, gli altri due grandi favoriti
E se dovessimo fare un’altra battuta: la francese Coralie Fargeat è l’unica donna ad essere nominata all’Oscar per la miglior regia, per La sostanza (uscito a novembre), sottolinea anche Il giornalista di Hollywood. La sua attrice Demi Moore, già premiata ai Golden Globes, figura nella categoria migliore attrice: una nomination che, se era prevedibile, arriva “completare il suo ritorno sotto i riflettori”, sottolinea Il New York Times.
Nel numero totale di nomination, Emilia Perez è quindi in testa con 13 riconoscimenti. Gli altri due film più nominati, con dieci citazioni ciascuno, lo sono Il brutalista, un film di Brady Corbet, ritratto di un architetto ebreo ungherese (Adrien Brody) che, sopravvissuto alla deportazione, va in esilio negli Stati Uniti (nelle sale dal 12 febbraio), e Malvagio, di Jon M. Chu, un adattamento del musical di successo di Broadway. Come notato da New York Times, Wicked, che è stato un successo negli Stati Uniti, “Tuttavia, non riesce a figurare nelle principali categorie di miglior regia e migliore sceneggiatura”.
Il nome dei vincitori sarà reso noto nel corso del 97e Cerimonia degli Academy Awards, tenutasi a Los Angeles, California, il 2 marzo.
L’elenco completo dei candidati è disponibile sul sito ufficiale dell’Accademia a questo indirizzo.