Oggi alle 14:00 – di Tommaso Fourcroy
Morto giovedì 16 gennaio, David Lynch soffriva di enfisema polmonare da poco meno di un anno. Se n’è andato all’età di 78 anni, l’artista ha lasciato una filmografia davvero originale e sarà omaggiato questo mercoledì sera da Arte. Il canale franco-tedesco trasmette alle 20:55 una delle sue opere più importanti, Mulholland Drive. Un film tanto violento quanto sognante, che originariamente doveva essere… il pilot di una serie!
Mulholland Drive : Los Angeles sotto lo sguardo di David Lynch
Indossato da Naomi Watts, Laura Harring, ma anche Justin Theroux, Dan Hedaya e Ann Miller, Mulholland Drive ci porta sulle alture di Hollywood, per incontrare due donne piuttosto opposte. Da un lato abbiamo Rita, vittima di un incidente stradale, completamente smunta e precedentemente perseguitata da oscuri personaggi. Ci troviamo invece di fronte a Betty Elms, una giovane donna del Midwest, in cerca di un posto tra le stelle della Città degli Angeli. Dopo l’incidente, la prima sarà curata dalla seconda. Rita, affetta da amnesia, cercherà di rimettere insieme i pezzi del suo passato, aiutata da una nuova anima gemella ossessionata dagli strass e dai lustrini del cinema…
Originariamente, Mulholland Drive doveva essere l’episodio pilota di una serie
Un film molto speciale nella più pura tradizione di David Lynch, Mulholland Drive è stato girato per diventare niente meno che il pilot di una serie! Inizialmente della durata di 1h59, il lungometraggio è stato ridotto a 1h30 per superare il test sul piccolo schermo e accontentare i decisori della ABC. Sforzi che non hanno dato i loro frutti, perché il canale americano si è limitato a porre il veto a ogni possibile trasmissione. Secondo la ABC, non proprio nella foto, Naomi Watts, allora 31 anni, e Laura Elena Harring, 35 anni, erano troppo vecchie per diventare star della TV. Una benedizione sotto mentite spoglie, perché con la produzione di nuove sequenze e un budget rivalutato a 15 milioni di dollari, Mulholland Drive è diventato un film cult. Due premi lo dimostrano, il premio per la regia a Cannes, ricevuto nel 2001, e il César per il miglior film straniero, ottenuto nel 2002.