L’Ohio State sta insegnando a Notre Dame una lezione che il resto del football universitario ha già imparato: i pensieri dell’intervallo di Stephen Means

L’Ohio State sta insegnando a Notre Dame una lezione che il resto del football universitario ha già imparato: i pensieri dell’intervallo di Stephen Means
L’Ohio State sta insegnando a Notre Dame una lezione che il resto del football universitario ha già imparato: i pensieri dell’intervallo di Stephen Means
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ATLANTA – Notre Dame ha trascorso il primo quarto della partita del College Football Playoff National Championship di lunedì sera cercando di tenere lontano l’Ohio State, prendendo un vantaggio di sette punti nel processo, solo per i Buckeyes che non avevano importanza.

I Fighting Irish hanno trasformato il loro quarterback Riley Leonard in un running back con nove corse per 34 yard, permettendo loro di mangiare il tempo e farsi strada lungo il campo. Avevano sferrato un primo pugno di qualità che diceva al loro avversario che non sarebbero caduti senza combattere.

L’unico problema, quello avrebbe potuto essere il loro colpo migliore, e l’OSU era appena all’inizio.

Lo stato dell’Ohio ha risposto con un touchdown di sei minuti. Poi la difesa si è adeguata quando Notre Dame ha trascorso il suo secondo drive andando all’indietro verso un triplo. E i Buckeyes tornarono fuori con altri sei minuti di guida per un touchdown.

Lunedì sera è andato così il primo tempo, ed è stata la storia dei College Football Playoff. Un avversario finisce per eseguire il suo miglior swing e Ohio State ridacchia prima di lanciare una raffica di fienagioni contro cui l’avversario non può fare nulla.

Non è ancora il momento di iniziare la festa se sei un fan dell’OSU. La scelta di Notre Dame di perdere così tanto tempo nel primo tempo ha permesso che questa partita fosse ancora a portata di mano, almeno all’inizio del terzo quarto. Ma la scritta potrebbe già essere sul muro.

I Buckeyes sono stati una forza inevitabile per tutta la postseason contro la quale tutti gli altri dovevano giocare perfettamente anche solo per avere una possibilità. Il Texas ha resistito più a lungo di chiunque altro e i Longhorns se ne sono andati comunque con una perdita di 14 punti.

Notre Dame si ritrova già a guardare in faccia quel deficit e l’OSU prenderà la palla per iniziare il secondo tempo.

Notre Dame ha combattuto bene per iniziare la partita poiché l’allenatore Marcus Freeman e il suo staff avevano chiaramente un piano su come volevano che iniziasse la partita. Ma non era abbastanza.

Ora tocca all’Ohio State dare gli ultimi ritocchi a quella che potrebbe essere una stagione magica nonostante tanti alti e bassi.

Marocco

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