“È stato come uno stupro”, l’ex nuotatrice ripercorre questo episodio complicato della sua vita

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Fu nel 2007 che una delle figure emblematiche del nuoto francese visse uno degli episodi più bui della sua vita. In un documentario trasmesso su Canal+ intitolato Laure, Laure, Laure, la campionessa olimpica ripensa con emozione alla trasmissione di foto intime, uno scandalo che ha sconvolto la sua carriera e la sua vita personale.

Non è la prima volta che Laure Manaudou solleva questo argomento particolarmente delicato in un’intervista o in televisione. Nel 2007, allora all’apice della sua gloria dopo aver vinto due titoli mondiali nei 200 e nei 400 stile libero, ha incarnato l’orgoglio nazionale e l’eccellenza sportiva a soli 21 anni. Ma il suo trionfo è oscurato da uno scandalo di proporzioni senza precedenti: la fuga di foto di nudo su Internet. A quei tempi il vendetta porno non era ancora un classico su internet e la nuotatrice divenne oggetto di giudizi e critiche, segnando una svolta dolorosa nella sua carriera.

Nel documentario Laura, Laura, Lauratrasmesso su Canal+, l’ex nuotatrice è tornata su questo episodio particolarmente significativo della sua vita. Un fatto accaduto in contemporanea ad un altro particolarmente complicato: la sua relazione con il nuotatore italiano Luca Marin, ampiamente pubblicizzata, è appena finita: “Ricordo di aver fatto vergognare la mia famiglia. Mi dico “ma merda…”. Dopo tutta la puntata italiana (si parla di Luca Marin), c’è ancora qualcosa che arriva a inquinarmi. Per fortuna, esce proprio mentre sto lasciando l’italiano. Solo che non era l’italiano ad essere in possesso di queste foto” spiega davanti alle telecamere Canale+.

Un trauma dalle conseguenze durature

In effetti, Laure Manaudou si riferisce in realtà a un ex compagno, identificato come Pierre-Henri con il quale ha avuto una relazione molto tossica costellata di pressioni con il pretesto di dimostrare il suo amore: “Era una relazione in cui era: ‘Ti mando una foto e se non me la mandi, ti lascio.’ Quindi l’ho fatto. E il giorno dopo, mi sono detto ‘beh, merda, sono bloccato, dovrò stare con questo ragazzo per il resto della mia vita…’ Più passavano i giorni, più foto aveva.” dice di questo periodo. Bloccata in una relazione dominata dalla manipolazione, ricorda: «E ogni giorno mi diceva ‘mandami una foto altrimenti metto tutto su internet’. Quindi mi sono detto: ‘anzi, devo…’”

Fino a quando non ha preso la coraggiosa decisione di porre fine alla relazione: “Mi sono detta ‘peccato’, lo lascio e corro il rischio che ci siano tutte queste foto su internet.”confida. Ma un anno dopo la loro rottura, accadde il peggio: le immagini furono rese pubbliche. La violenza dell’esposizione mediatica, unita agli insulti ricevuti quotidianamente sui social network, getta Laure Manaudou in una profonda angoscia: “In realtà è stato come uno stupro. Tutti avevano visto le foto. Era una specie di inizio dei social media, quindi li ricevevo 15.000 volte al giorno. ‘Sei una troia, sei una puttana…’” dice.

Una testimonianza necessaria per sensibilizzare

Se tornare su questo episodio è particolarmente doloroso per l’ex nuotatore, è necessario parlarne per testimoniare le conseguenze drammatiche sulla persona, soprattutto in un’epoca in cui il vendetta porno (l’atto di pubblicare contenuti intimi senza il consenso dell’autore) persona persona) è ben noto: “Un po’ succede ancora oggi” si lamenta prima di continuare: “Cosa può distruggere una persona più dell’intimità? Quindi è stato molto, molto complicato da gestire. » Molti anni dopo, il trauma è ancora lì per Laure Manaudou.

Ritornando a questo capitolo doloroso della sua vita, Laure Manaudou contribuisce a rompere il silenzio sulla violenza psicologica e digitale. Nel 2014, nella sua autobiografia Tra le righeaveva già affrontato questo episodio, descrivendo la sensazione di essere in trappola. “Rivelo il mio seno, le mie natiche, il mio pene… Mi viene in mente l’idea che sto mandando proiettili per uccidermi, che queste foto sono come una pistola carica nella mano di un amante respinto”scriveva con toccante lucidità. Una testimonianza toccante che evidenzia i pericoli delle relazioni tossiche e la necessità di educare i giovani sui rischi associati alla condivisione di contenuti intimi.

Le persone? Un mondo intero! Appassionata di media, reti, serie, film e indagini investigative di ogni tipo, è stato naturale che Jessica si sia dedicata alla scrittura e che abbia…

Belgio

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