Gli assistenti didattici e gli accompagnatori degli studenti con disabilità denunciano le loro condizioni di lavoro

Gli assistenti didattici e gli accompagnatori degli studenti con disabilità denunciano le loro condizioni di lavoro
Gli assistenti didattici e gli accompagnatori degli studenti con disabilità denunciano le loro condizioni di lavoro
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l’essenziale
Gli assistenti didattici e gli accompagnatori degli studenti con disabilità hanno scioperato questo giovedì, 16 gennaio, per denunciare le loro condizioni di lavoro, la loro precarietà e la modestia dei loro salari.

“Vita scolastica = precaria”, “Non siamo pedine”: gli AED (assistenti educativi) e gli AESH (sostenitori degli studenti con disabilità) di diverse scuole di Pamiers, Tarascon, Seix e Saverdun scioperano questo giovedì 16 gennaio per denunciare le loro condizioni di lavoro. A Pamiers, i supervisori si sono riuniti alle 7,30 davanti alle porte del liceo Pyrène, per chiedere in particolare la conferma di due colleghi giunti alla scadenza dei loro contratti a tempo determinato di…. 6 anni. Hanno partecipato a questo movimento i tredici supervisori dell’istituto, così come i DAE dei collegi Bayle e Rambaud.

Gli scioperanti hanno consegnato una lettera alla direzione della scuola, in cui chiedono “chiarezza sulle condizioni per ottenere il contratto a tempo indeterminato […]nonché “il riconoscimento di [notre] professione”. Essi sottolineano “l’aumento del carico di lavoro”, chiedono “di tenere conto della totalità del servizio notturno nei collegi” e “la gestione da parte dei servizi accademici e non direttamente degli istituti”. Il team dei supervisori coglie l’occasione per ringraziare la direzione del liceo per “l’attenzione prestata [nous] indossatelo ogni giorno”, una constatazione che sta loro a cuore.

Al liceo di Pyrène, studenti e insegnanti hanno potuto raggiungere l’istituto senza preoccupazioni: gli assistenti didattici non hanno bloccato gli ingressi, rifiutandosi di svolgere i loro compiti abituali: “Non vogliamo impedire agli studenti di andare in corso, ma vogliamo farci sentire”, ha confidato un DAE.

Diverse decine di questi membri del personale si sono poi riuniti davanti ai locali dell’Ispezione dell’Accademia a Foix. L’opportunità per l’AESH, questa volta, di farsi sentire, sottolineando in particolare un salario vicino al salario minimo e che non segue gli aumenti di quest’ultimo, le difficoltà di reclutamento che ne derivano e un orario di lavoro limitato a ore a settimana, ovvero al 60% part-time. Una situazione tanto meno accettabile visto che l’inclusione dei bambini con disabilità a scuola è ormai un obbligo…

Francia

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