La seconda unità dell’Atlético devasta l’Elche |

La seconda unità dell’Atlético devasta l’Elche |
La seconda unità dell’Atlético devasta l’Elche | Calcio
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Euforico e sulla cresta di un’onda vincente che conta ormai 15 vittorie consecutive, l’Atlético si è sbarazzato dell’Elche con un esercizio chirurgico e completo in cui Sorloth è stato il primo esecutore dell’audace squadra di Eder Sarabia. Poi, Riquelme e Julián Alvarez completeranno una vittoria confortante grazie alla forza e all’affidabilità dimostrate da una squadra piena di sostituti. I biancorossi non hanno vacillato neanche con un undici in cui solo Le Normand e Gallagher appartenevano alla casta dei titolari, né sono tornati al sistema a tre difensori centrali. Con soddisfazione dell’allenatore, la squadra è compatta e riesce a trasformare il possesso palla dell’Elche in fuochi d’artificio e a martellare ogni concessione difensiva del rivale.

0

Miguel San Román, Pedro Bigas (David Affengruber, min. 69), José Salinas (Álex Martín, min. 62), Bambo Diaby (Mario Gaspar, min. 79), John Donald, Agustín Álvarez, Rodrigo Mendoza (Raúl Guti, min. 79), Gerard Hernández (Aleix Febas, min. 69), Sory Kaba, Nicolás Fernández y. Elbasan Rashani

4

Juan Musso, Marcos Llorente (Thomas Lemar, min. 72), Robin Le Normand, Axel Witsel, Rodrigo Riquelme (Julián Alvarez, min. 72), César Azpilicueta, Ángel Correa, Conor Gallagher (Reinildo, min. 65), Samuel Lino (Rodrigo De Paul, min. 60), Koke e Alexander Sørloth (Nahuel Molina, min.45)

Obiettivi
0-1 minuto. 7: Sörloth. 0-2 minuti 28: Sorloth. 0-3 minuti 61: Rodrigo Riquelme. 0-4 minuti 74: Julian Alvarez

Arbitro Guillermo Cuadra Fernández

cartellini gialli

Agustín Álvarez Martínez (min. 6), Nicolás Fernández (min. 31), John Donald (min. 33), Le Normand (min. 68)

cartellini rossi

Nicolás Fernández (min. 49)

L’Atlético ha vinto anche con una certa comodità in un ambiente e contro un avversario non facile. L’Elche è apparso incoraggiato dalla seconda posizione nella Hypermotion League e da una base di fan rivitalizzata che ha riempito il Martínez Valero. Ci si aspettava un’uscita brillante dell’Elche, guidata dal bel sinistro di Nico Fernández, il loro miglior giocatore, e così è stato. Si è posizionato nel campo opposto e ha assunto con convinzione il controllo del gioco partendo dalla palla. Non gli è dispiaciuto concederlo all’Atlético, sicurissimo di poter percorrere tutte le strade. Elche si è scontrata con un muro. La linea dei quattro davanti alla difesa dei cinque era una roccia. Impossibile raggiungere Mendoza, il giovane talento locale. A comandare la solidità è un Gallagher attivo, che insieme a Koke forma l’asse del centrocampo. Più a suo agio rispetto a quando gioca a sinistra, l’inglese ha intercettato i primi tentativi dell’Elche di infliggere danni all’interno.

Gallagher fu colui che presto iniziò a domare la squadra di Elche e Sorloth per condannarli. Il norvegese è stato colpito da un cross di Marcos Llorente e dopo averlo ammortizzato con il ginocchio ha colpito un potente destro. La prima volta che l’Atlético è apparso minaccioso, ha colpito con enfasi. Mancano i primi dieci minuti e l’Atlético già segna le differenze sul tabellone. In realtà, la distanza di livello e di categorie ha segnato il duello. L’Elche voleva essere dominante come lo è in Seconda Divisione e si è visto che non riusciva a danneggiare l’Atlético con linee unite, ferme e sindacali.

Ben armato da Koke nella circolazione della palla e con Riquelme e Lino ben amalgamati sulla sinistra, l’audacia di giocare con la linea così avanzata ha trasformato ogni azione dell’Atlético in uno contro uno in velocità e ha anticipato un altro colpo letale. . L’esecuzione è stata di Azpilicueta, che ha rotto la linea con un passaggio filtrante per Lino. Il brasiliano affronta Bambo e quando entra in area taglia con lo sperone. Il robusto difensore centrale spazza la gamba portante di Lino. Sorloth irrompe in rete con un tiro centrato di sinistro. In meno di mezz’ora l’Atlético aveva già risolto un pareggio non facile.

È stato sorprendente che Simeone abbia lasciato Sorloth in panchina, dopo i suoi due gol, per inserire Nahuel Molina. Il norvegese deve digerire la sua sostituzione ed essere sostituito anche ieri sera dopo aver più che adempiuto al ruolo per il quale è stato ingaggiato, che non è altro che segnare gol. Con due gol di vantaggio e l’espulsione di Nico Hernández, il duello ha già assunto aspetti di formazione impegnativa per l’Atlético. Riquelme si è vendicato con un lungo destro che ha colpito Julián Alvarez all’incrocio dei pali, e nel tempo in cui ha giocato ha avuto il tempo di confermare che i gol gli cadevano di tasca.

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