Ronald Araújo non andrà alla Juventus e continuerà a essere un giocatore del Barcellona oltre il 2026, quando scadrà il suo contratto. Questo radicale cambio di copione si è concretizzato lunedì sera in una lunga e intensa conversazione che il difensore centrale uruguaiano ha avuto con il direttore sportivo Deco, secondo il ‘Mundo Deportivo’ e confermato dall’AS.. Il difensore centrale, che aveva inizialmente deciso di lasciare lo scorso gennaio, ha finito per cedere alle pressioni del club, che gli ha offerto un rinnovo fino al 2031 a condizioni imbattibili. Molto importanti nella sua decisione finale sono stati anche i numerosi segnali di sostegno da parte dei suoi compagni di squadra, che lo hanno spinto a continuare in rosa, soprattutto ora che, con l’infortunio di Íñigo Martínez, che resterà fuori per un mese a causa di uno strappo al bicipite femorale della gamba destra si apre la possibilità di essere titolare nelle prossime partite largo e quindi convincere Hansi Flick.
Infatti, L’allenatore tedesco è sempre stato uno dei suoi sostenitori e, fin dal primo giorno, è stato molto riluttante all’ipotesi che Araújo se ne andasse a metà stagione.A. Dopo la conferma dell’infortunio del difensore centrale basco, Flick è stato ancora più specifico nello escludere la possibilità di una partenza per Araújo e lo ha fatto sapere sia a Joan Laporta che a Deco.
Il Barcellona però non ha tutto sotto controllo, soprattutto perché gli agenti ritardano sistematicamente il canto delle sirene del club. Il sospetto che il giocatore avesse un’offerta è stato confermato qualche settimana fa quando il Barcellona ha ricevuto dalla Juventus una proposta formale di 35 milioni per acquisire i servizi del difensore.. Un’offerta che è stata respinta perché ritenuta del tutto insufficiente, visto che l’asticella minima era stata fissata intorno ai 50 milioni.
Ma evidentemente l’infortunio di Íñigo ha aperto uno scenario nuovo, sia per la società che per il giocatore. Innanzitutto perché ora potrà giocare da titolare, in coppia con Pau Cubarsí, almeno per le prossime sette partite – quattro di Liga (Getafe, Valencia, Alavés e Siviglia), due di Champions League (Benfica e Atalanta) e una di Champions League. la Coppa (Betis). – e in secondo luogo, perché la squadra non ha abbastanza difensori centrali a breve termine, tenendo conto che Andreas Christensen è reduce da un infortunio di oltre cinque mesi.
Nella sua decisione finale è stato determinante anche il sostegno dei compagni, in particolare di Gavi e di Robert Lewandowski, che gli hanno chiesto con forza di restare in squadra. Come quelli suoi Joan Laporta, che nella conferenza stampa di lunedì mattina non dava per scontata la continuità dell’uruguaiano, ha mantenuto un filo di speranza che la situazione potesse ribaltarsi, come alla fine è avvenuto..
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