Storica sconfitta di Alcaraz agli Australian Open

Storica sconfitta di Alcaraz agli Australian Open
Storica sconfitta di Alcaraz agli Australian Open
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Eccezionale Carlos Alcaraz. Una macchina che non ha subito nessuna delle sue famose disconnessioni. Questa volta è iniziato a pieno ritmo e si è concluso lo stesso, senza interruzioni. Un recital sul palco della Margaret Court Arena, il secondo stadio di Melbourne Park. Non ha ancora messo piede al centro in questa edizione, è stata data una nuova opportunità all’organizzazione per portarlo sul palco principale.

Lo spagnolo, 21 anni e numero 3 del mondo, ha devastato i giapponesi Yoshihito Nishioka29 anni e numero 65, di 6-0, 6-1 e 6-3 in 1h.21′. Venerdì avrà appuntamento, ai sedicesimi, con il portoghese Nuno Borgesche ha eliminato l’australiano Giordano Thompson con sorprendente facilità: 6-3, 6-2 e 6-4 in 1h.47′. Il portoghese, 27 anni e numero 323, recente semifinalista ad Auckland, ha perso contro i Murciani al Godó 2023 per 6-3 e 6-1.

Una sconfitta storica per Alcaraz, la più forte della sua carriera Slam. Ha giocato solo cinque partite, una in più rispetto all’americano JJ Lupo sulla terra battuta del Roland Garros 2024 (6-1, 6-2 e 6-1), anche se quella partita durò 1h.51′, 30 minuti in più rispetto al cemento dell’evento australiano.

Alcaraz non ha avuto pietà. Ha terminato il primo set in 18 minuti, vincendo 24 punti su 28, 12 su 13 con il servizio. Non avevo mai risolto un round del Grande Slam così in fretta. Il parziale totale è stato 9-0. Al 36′ c’è stata esultanza in campo, gli applausi ed i sorrisi si sono moltiplicati per festeggiare la prima partita del giapponese, che ha soffiato sulla palla dello spagnolo che stava già uscendo senza aiuto. Un gesto che mostrava la volontà di Nishioka di non aggiungere un’altra ‘ciambella’.

L’asiatico, con gambe veloci ma senza armi definitive che potessero far male allo spagnolo, ha faticato a recuperare nel terzo set. Ha prolungato il risultato con più onore del tennis. Aiutato da un Alcaraz che ne ha abbastanza per mantenere il trend positivo, senza bisogno di ingranare ulteriori misure che avrebbero subito travolto l’avversario.

Questa partita confortevole è servita bene ad Alcaraz. Ha segnato 14 assi. Un numero che conferma la sua progressione con il nuovo servizio, perfezionandolo in allenamento e completandolo in partita. Senza una reale opposizione, ha potuto provarci senza pareggi in questa sfida.

La palla viene lanciata più in alto, la colpisce più direttamente, con un movimento continuo, eseguito in un solo lancio. Fa parte del percorso di miglioramento del suo tennis essere ancora più competitivo sui campi veloci. Avere di più contro i tuoi rivali per i grandi titoli.

In aumento le loro medie: la velocità della prima di servizio, a 188 km/h, e quella della seconda, a 161 km/h. Il più veloce di tutti, a 210. Vuole avvicinarsi ai numeri di un ‘artigliere’ e, soprattutto, secondo il suo allenatore, Juan Carlos Ferreropiù coerenza.

Alcaraz ha scherzato sulla questione firmando davanti alla telecamera: “Sono un servitore bot?” “Sono un bot (robot) da prendere?” Il tempo dirà fino a che punto potrà arrivare con questo colpo decisivo nel tennis di oggi.

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In Shevchenko In Nishioka Hanno valutato le reali opzioni dell’Alcaraz, che si aspetta maggiori emozioni più avanti, soprattutto se il percorso sarà confermato Novak Djokovic (quarti di finale), Alexander Zverev (semifinali) e Jannik Sinner (finale) provare a diventare un campione, il tennista più giovane ad avere all’attivo i quattro tornei del Grande Slam. A 21 anni, il record è detenuto dall’americano Don Budge, che completò l’intera stagione a 22 anni nella stagione 1938.

“Lavoro ogni giorno per scrivere il mio nome su una lista così breve. E’ uno dei motivi per cui voglio vincere questo torneo. Vorrei che fosse quest’anno, vediamo come mi sento. Per ora penso solo al prossimo turno”, ha detto. il campione di US Open 2022, Wimbledon 2023, Roland Garros e Wimbledon 2024.

Non è che avesse fretta, ma prima finisce il suo lavoro in gara, meglio è. “Meno è, meglio è. Soprattutto fisicamente. Cerco di concentrarmi e di investire il minor tempo possibile”, ha detto. Gioca a breve, medio e lungo termine, come tutti i contendenti alla corona.

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