Melodie di Jimmy Connors e un giorno la stessa classifica? Annunciato da un anno dai seguaci più sfegatati del circuito ATP come il futuro terrore dei circuiti, uno dei pochi che potrà competere in futuro per l’egemonia della palla gialla con i due mostri che la dominano, João Fonseca si mostra all’apice della sua reputazione da quando ha messo piede a Melbourne.
Dopo aver travolto i suoi avversari nelle qualificazioni per gli Australian Open la scorsa settimana ed essere salito al tabellone principale, il 18enne brasiliano ha avuto poco più rispetto per Andrey Rublev al primo turno (7-6, 6-3, 7-6). . Per quanto irregolare, il russo avrebbe goduto della sua aura di numero 9 del mondo contro qualsiasi debuttante, anche un po’ dotato. Il fatto è che Fonseca è un po’ più di questo. È un bug nella matrice, un mix indecente di finezza e brutalità. Chi ha avuto la brillante idea di clonare Carlos Alcaraz?
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“Il talento non basta”, Fonseca si autoproclama gran lavoratore
Nessuno sa se seguirà la strada intrapresa dai suoi illustri predecessori. Ma, più stacanovista che predestinato, promette di lavorare per questo. “Come dice Roger Federer, il talento non basta”, ha dichiarato al microfono di Andrea Petkovic dopo il successo. Io e il mio team lo sappiamo, per questo lavoro tanto. »
Imbattuto da novembre, João Fonseca ha vinto il Next Gen Masters a fine 2024 (esonerando in particolare Arthur Fils e Luca Van Assche), ha iniziato il 2025 affrontando lo sfidante di Canberra e si prepara a piombare su Lorenzo Sonega come una palla di cannone.
Francia