Stasera vale particolarmente la pena dare uno sguardo al cielo. Il 13 gennaio, la Luna del Lupo illumina il cielo notturno – un evento che cattura l’immaginazione da secoli. Ma da dove viene il nome mistico e cosa c’è dietro?
La Luna del Lupo è la prima luna piena dell’anno e affonda le sue radici in antiche tradizioni. Nella cultura anglosassone era conosciuta anche come “Luna dopo Yule”, in riferimento al solstizio d’inverno. Tuttavia, il nome Wolf Moon risale al “Maine Farmers’ Almanac”, che per primo adottò i nomi delle lune piene dalle tradizioni dei nativi americani del Nord America negli anni ’30.
A gennaio l’ululato dei lupi ricordava il freddo gelido e le privazioni dell’inverno.
Si credeva che i lupi ululassero alla luna. Oggi lo sappiamo: l’ululato non viene utilizzato per adorare il corpo celeste, ma piuttosto per comunicare all’interno del branco. I lupi ululano per rivelare la loro posizione, coordinare la caccia, marcare il territorio o rafforzare i legami sociali.
Le fredde e limpide notti invernali fanno sì che questi suoni arrivino particolarmente lontano: uno spettacolo naturale affascinante che non ha nulla a che vedere con la luna piena.
Chiunque riesca a cogliere un cielo terso può ammirare lo spettacolo in tutto il suo splendore. Un consiglio: il panorama è particolarmente suggestivo quando la luna è bassa sull’orizzonte ed è incorniciata da alberi o colline.
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