Il deputato della LFI per Marsiglia Sébastien Delogu è accusato di violenza durante il blocco di una scuola superiore nel 2023 nella città di Marsiglia. Poi avrebbe dato “piccoli calci” a due dirigenti della National Education.
Martedì 7 gennaio, il pubblico ministero ha chiesto una pena detentiva con sospensione della pena di sei mesi contro il deputato della LFI Sébastien Delogu, accusato di aver “calciato leggermente” due dirigenti dell’Istruzione nazionale a margine di un blocco delle scuole superiori nel 2023 a Marsiglia.
Ne è seguito uno “scambio virulento”, secondo il tribunale, tra il preside e L, che avrebbe preso a calci due volte il CPE, e un altro al vicepreside, che ha tentato di intervenire.
Il suo avvocato, Yonès Taguelmint, lo ha denunciato come un “affare politico dalla A alla Z”.
Accusato di “violenza aggravata”
Il deputato 37enne dei quartieri nord di Marsiglia è accusato di “violenza aggravata” contro il vicepreside e il consigliere scolastico (CPE) di un liceo marsigliese, parti civili, e di essersi rifiutato di sottoporsi al rilevamento delle impronte digitali.
I fatti sono avvenuti davanti al liceo Saint-Exupéry (15° arrondissement), intorno alle 7 del mattino, quando una decina di studenti liceali incappucciati hanno cercato di bloccare l’ingresso del liceo con i contenitori della spazzatura per protestare contro il progetto di riforma. pensioni.
Presente insieme agli scioperanti di una fabbrica situata di fronte alla scuola, Sébastien Delogu ha spiegato al pubblico di essere intervenuto dopo aver visto uno studente liceale trattenuto dai dirigenti della scuola.
Ne è seguito uno “scambio virulento”, secondo il tribunale, tra il preside e il vice, che avrebbe preso a calci due volte il CPE, e un altro al vicepreside, che ha tentato di intervenire.
Ai due funzionari del liceo, divenuti parti civili, è stato concesso un giorno di interruzione temporanea del lavoro (ITT).
Lo stesso Sébastien Delogu aveva sporto denuncia per “violenza”, sostenendo di essere stato investito da un cassonetto della spazzatura, ma la denuncia era stata respinta, nonostante un certificato redatto, secondo il suo avvocato, dal medico dell’Assemblea nazionale, menzionasse un ematoma sul l’anca.