Jean-Marie Le Pen, una vita nel nome dell’estrema destra

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Ritratto
La sua vita politica era alle spalle. Ma non la sua eredità, che rimarrà nella storia. Xenofobia, omofobia, antisemitismo, il bretone di Trinité-sur-Mer nato sotto la Terza Repubblica, uno dei più giovani deputati francesi della Quarta, resterà il volto dell’estrema destra della Quinta Repubblica. Morì all’età di 96 anni.

Jean-Marie Le Pen sognava un funerale che non avrà. Durante un incontro con “Le Nouvel Obs” nel 2018, il fondatore del Fronte Nazionale ha accennato a questa prospettiva dalla quale perfino lui, l’indistruttibile “Menhir”, sapeva di non sottrarsi. “Ciò che è definitivo, ha detto l’eurodeputato che era fermo, è la partenza nella scatola di legno. Ci penso ogni giorno. Una delle mie letture principali al mattino è la pagina funebre di “Figaro”. » Seduto nella sua Louis “Ai funerali di Giorgio Almirante, leader del partito neofascista italiano [en 1988, NDLR]c’erano tutti, compreso il Partito Comunista. Non c’è altro posto al mondo dove persone di tutti i partiti si riuniscono al funerale di qualcuno che ha la reputazione di essere un estremista. »

Un riferimento storico come piaceva a lui, particolarmente azzeccato: Almirante, grande ammiratore di Mussolini, fu caporedattore di un quotidiano fascista e leader storico del MSI, questo partito gemello che fornì i primi manifesti al Fronte Nazionale alla sua campagna di fondazione, stampata in Italia, e all’idea stessa del logo della fiamma. Le Pen si immagina a sua volta un omaggio della nazione? L’ultima contraddizione di un uomo che…

Marocco

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