Intorno all’ex presidente della Repubblica si stringono tutti (tranne quattro imputati, in fuga all’estero), abiti scuri, toni seri ed espressioni appropriate. Questi sono i sopravvissuti della “firm” – in riferimento al titolo del romanzo di John Grisham (Robert Laffont, 1992) – questa onnipotente squadra dedita all’ascesa del ministro degli Interni Nicolas Sarkozy, nel 2006. Sono sotto controllo giudiziario e teoricamente non hanno il diritto di parlarsi – ciò non impedisce loro di salutarsi.
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L’azienda ha preso una brutta piega: Claude Guéant, ex braccio destro di Nicolas Sarkozy, cammina a passi piccoli ed incerti e si avvicina all’ottantesimo compleanno che compirà tra pochi giorni; Brice Hortefeux, il suo amico di sempre, ha i capelli rari che sono più bianchi che biondi. Il bell’aspetto di Nicolas Sarkozy, invece, testimonia la sua vacanza in famiglia alle Seychelles. All’appello del tribunale, che li giudicherà da lunedì 6 gennaio per il presunto finanziamento libico della campagna presidenziale di Sarkozy nel 2007, tutti dicono “pensionati”tranne Eric Woerth, che sfacciatamente si lancia, “vice” – nell’Oise, sotto l’etichetta Renaissance –, e l’ex capo di Stato, ” avvocato “.
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Marocco