l’essenziale
I sindacati hanno elencato numerosi malfunzionamenti di questi treni a basso costo ma anche il loro pessimo stato. La SNCF ha risposto al comunicato stampa.
“Un modello low cost in esaurimento”. La CGT, l’Unsa e la SUD-Rail hanno denunciato in un comunicato stampa i malfunzionamenti del TGV Ouigo, l’offerta low cost della SNCF. “Negli ultimi tre mesi, i TGV Ouigo hanno accumulato più incidenti, riduzioni e soppressioni di treni che negli ultimi due anni, su tutti gli assi messi insieme”, si presenta in particolare.
In questo testo i treni vengono descritti come “relitti” affetti da “guasti alle apparecchiature, ritardi, scarafaggi e cimici”, così come servizi igienici troppo spesso bloccati e porte che regolarmente si rompono. In questione secondo i sindacati: il degrado dei treni legato all’”invecchiamento” e al “sovrasfruttamento”. Uno stato che potrebbe addirittura diventare un problema di sicurezza, secondo un comunicato stampa separato della CGT che ha preso ad esempio il treno 765 i cui assi sono “in cattive condizioni”.
Minaccia di sciopero
I sindacati chiedono la corretta riparazione del materiale rotabile, così come la rimozione dei treni a fine giornata in caso di alcuni malfunzionamenti materiali o addirittura un bonus eccezionale per il personale che lavora all’Ouigo. Venerdì è stata annunciata una manifestazione davanti alla Gare de Lyon a Parigi e i sindacati minacciano di scioperare.
Risposta della SNCF
La direzione di SNCF Voyageurs ha assicurato ai colleghi di BFMTV che “la sicurezza dei viaggiatori e degli agenti è una priorità assoluta per Ouigo come per tutti i treni SNCF Voyageurs. Nessun rischio è mai stato né viene corso in questo senso. questione”. E la risposta in termini di rinnovamento della flotta è chiara: “I treni Ouigo beneficiano di un importante rinnovamento (il più importante dal suo lancio nel 2013), che inizierà ad essere messo in campo da inizio anno, con un flotta più grande e più moderna. Secondo i nostri colleghi, i TGV Ouigo rappresenteranno il 25% del traffico ad alta velocità in Francia entro il 2027 e si avvicineranno al 30% entro dieci anni.
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