Lunedì sera il Real Madrid ha vinto con cinque gol sulla Deportiva Minera in Copa del Rey, con Fede Valverde e Luka Modric in competizione per il gol della partita. È stato però il croato a portare a casa gli elogi del suo allenatore.
A fine partita è stato chiesto ad Ancelotti se le critiche rivolte alla sua dirigenza abbiano forse inasprito l’esperienza di allenatore al Santiago Bernabeu. Qualcosa che l’italiano ha respinto a priori.
“Sono contentissimo di ogni aspetto, le critiche all’allenatore sono abbastanza normali. Non esiste un’università del calcio, ognuno può dire la sua opinione e a volte può anche avere ragione”.
Contro il Valencia venerdì sera, Modric ha iniziato la rimonta dei Blancos con un bel finale superando Stole Dimitrievski, diventando il marcatore più anziano nella storia del Real Madrid all’età di 39 anni. Ha poi segnato un secondo gol in partite consecutive dopo un bel gol.
“È un dono, un dono per il calcio. Ancor di più per chi potrà goderselo da vicino, i tifosi, i compagni, l’allenatore… tutto il Real Madrid. Per me è un grande regalo, soprattutto per il modo in cui prepara questo tipo di partite. Li prepara come se fossero una finale, è un esempio molto importante per i giovani”.
Ancelotti è stato l’uomo responsabile della transizione dal leggendario centrocampo di Casemiro, Toni Kroos e Modric, con il più anziano dei tre l’ultimo rimasto. Tuttavia il lavoro dell’allenatore è stato senza dubbio reso molto più semplice dall’atteggiamento che tutti e tre, ma soprattutto Modric, hanno dimostrato in termini di impegno, ma anche di aiuto ai suoi compagni di squadra nello sviluppo dei loro ruoli.