Clément Pédron, Media365, pubblicato lunedì 6 gennaio 2025 alle 23:43
Il giorno dopo lo schiaffo ricevuto dal Le Havre all’Orange Vélodrome contro l’Olympique de Marsiglia (5-1), Jean-Michel Roussier, presidente dell’HAC, ha deplorato la prestazione dei suoi giocatori. Mantiene anche Didier Digard in carica.
“Abbiamo la sensazione che al minimo colpo che prendiamo, non abbiamo la mentalità. La serie di sconfitte pesa sulla mente, per alcuni il livello è troppo alto”. Queste le parole di Didier Digard, allenatore del Le Havre, dopo la debacle contro l’Olympique de Marsiglia all’Orange Vélodrome al termine della 16a giornata di Ligue 1 (5-1). Queste dure parole vengono pronunciate dal 1° luglio dal leader dell’HAC al posto di Luka Elsner. Ma più che l’allenatore, è stato il presidente del club, Jean-Michel Roussier, a far tremare le pareti dello spogliatoio dopo la partita contro l’OM. Secondo le informazioni della squadra, l’allenatore è rimasto “sbalordito” dichiarando che si è trattato di una prestazione vergognosa “rispetto ai 300 tifosi che hanno effettuato la trasferta” deplorando una “mancanza di coraggio e di combattività”.
Il problema è che il Le Havre è al penultimo posto in campionato, tre punti dietro l’FC Nantes, play-off e tre davanti al Montpellier, lanterna rossa. Soprattutto, l’HAC sembra essere tornato nella stessa spirale negativa dello scorso ottobre. A quel tempo, la squadra di Didier Digard aveva collezionato sei sconfitte consecutive in campionato. Oggi, contando la Coupe de France e questa deplorevole eliminazione contro lo Stade Briochin (N2), siamo già a cinque in tutte le competizioni.
In atto ma fino a quando?
Nonostante questa brutta sequenza, Jean-Michel Roussier non ha intenzione di licenziare il suo allenatore. Soprattutto nota che il problema si ripresenta nel suo club. “L’anno scorso abbiamo iniziato a non mostrare più nulla da gennaio in poi”, osserva il presidente, sempre della Squadra. E l’allenatore era Luka. Il problema è lo stesso. Sono d’accordo con Didier, è una realtà. » Insomma, l’ex tecnico del Nizza, fischiato dai suoi stessi tifosi, resta l’uomo giusto. «Non pongo obiettivi a breve termine, non c’è nessun ultimatum», insiste il manager. Non lavoro così. E per morire, muoio con le mie idee. » Per lui la soluzione “può venire solo dai giocatori stessi” e se la situazione è “molto complicata”, non è “per niente disperata” come indica il diretto interessato alla squadra. Il Ciel et Marine è comunque incoraggiato a vincere contro Lens, Reims, Brest e Angers, i prossimi avversari in calendario.