Lunedì l’AC Milan di Sérgio Conceição ha vinto la Supercoppa Italiana, battendo di 1/2 la rivale Inter 3-2, dopo aver perso 0-2, nella finale giocata a Riad, in Arabia Saudita.
Os”Rossoneri” hanno raggiunto l’ottavo risultato nella competizione, eguagliando il “Nerazzurri”che non sono riusciti a raggiungere la Juventus detentrice del record né a superare il record di Simone Inzaghi di tre vittorie consecutive continuerà a condividere con Fabio Capello, vincitore di tre edizioni tra il 1993 e il 1995, con la maglia del Milan.
Per Sérgio Conceição, dopo la vittoria nella partita d’esordio contro la Juventus, si tratta di un risultato ancora più speciale, che segna il 50esimo titolo del Milan, un’impresa come i gol di Lautaro Martínez (45+1′) e Mehdi Taremi (47′). ) è riuscito a rovinarlo, fungendo da pietra di paragone per la rimonta del Milan, in una partita vertiginosa accelerata dall’ingresso del portoghese Rafael Leão.
In risposta ai gol dell’Inter, Theo Hernández (52′), Pulisic (80′) e Tammy Abraham (90+3′) hanno portato il trofeo al museo di Milano, superando alla fine un ostacolo in cui era necessario fare appello a tutta la capacità , cuore e competenza del team di Conceição.
Se per Simone Inzaghi, ex compagno di squadra di Sérgio Conceição nella Lazio di Sven-Göran Eriksson, questa sarebbe la sesta conquista da allenatore (settimo in totale) e quarto nelle ultime quattro edizioni, per il portoghese si è rivelata la conferma di un “colpo di frusta”“ felice al Milan, che vince il trofeo per la prima volta con un allenatore straniero alla guida.
Così, per la gioia del tecnico portoghese, succeduto a Paulo Fonseca sulla panchina del Milan, nonostante i gol di Lautaro Martínez nel recupero del primo tempo (45+1′) e dell’ex FC Porto Mehdi Taremi praticamente aprendo il secondo tempo (47′) ‘), la reazione è arrivata in tempo per evitare un esito che sembrava fissato troppo presto.
Os Rossoneri Hanno ridotto il gol con Theo Hernández (52′), hanno creato diverse occasioni (con Rafael Leão già in gioco) per pareggiare, ma sono riusciti a battere il rivale solo dopo che Pulisic e Abraham hanno fatto l’improbabile.
Più abitudinaria e consapevole della superiorità riflessa nei 13 punti di vantaggio sulle rivali del campionato italiano, l’Inter inizia a prendere in mano il gioco, contrapponendosi ad un Milan ancora alla ricerca di una nuova identità.
Nonostante la premessa del duello tra il campione e la seconda classificata della scorsa Serie A (che eliminò la Juventus, vincitrice della Coppa Italia), il “Rossoneri” Sono riusciti a definire bene tempi e spazi di pressione, bloccando il gioco dei rivali.
La squadra di Sérgio Conceição è addirittura la più pericolosa, con Pulisic e Reijnders che sprecano un paio di occasioni.
Con Taremi titolare, l’Inter prova a segnare con l’iraniano, Dimarco e Lautaro Martínez, che finiscono in gol nell’ultima azione del primo tempo, dopo una veloce rimessa laterale che sorprende la difesa milanista.
Un vero pugno nello stomaco per la squadra di Conceição, che poco prima aveva avuto un’ottima occasione su cross di Álex Jiménez intercettato da Bastoni, per la disperazione di Álvaro Morata.
Peggio ancora è stato il “tradimento” dell’ex giocatore del Porto, con l’iraniano Mehdi Taremi che aumenta il vantaggio e costringe il Milan a precipitarsi in una partita da capogiro, accentuata dalla risposta di Theo Hernández dopo soli cinque minuti.
Con Leão in campo, il Milan ci ha creduto, ha spinto ed è stato felice, segnando il gol della vittoria quando tutti già si preparavano ai rigori.