Era una delle voci più riconoscibili, e anche una delle più morbide. Se hai guardato TF1 questa domenica sera, sicuramente l’hai sentito.
L’attore Benoit Allemane, reso famoso per essere stato la voce francese di diversi attori americani come James Earl Jones o Morgan Freeman è morto questa domenica, 5 gennaio. Aveva 82 anni.
È stato su Facebook che il regista Lionel Auguste ha dato il triste annuncio. “Grande attore, voce immensamente popolare, grande gentiluomo e amico modestamente, bello e gentile che mi ha dato l’onore e il piacere di partecipare ai miei 3 film. Un duro nel mondo degli affari, un nonno dal passato difficile, un vecchio saggio, aveva accettato senza riserve di prestare la sua voce, il suo fisico, il suo talento ai miei progetti, oltre a portare con sé sui germogli la sua gentilezza, la sua modestia. , il suo umorismo e questo modo discreto di adattarsi a tutto Ecco un piccolo montaggio, alcuni estratti dei nostri progetti insieme, come un piccolo omaggio personale. Addio Benoit, grazie di tutto, se esiste, c’è un’anima più bella. scrive.
Ed è stato lo scorso giugno che l’attore ha incontrato per la prima volta l’uomo che ha doppiato quasi cinquanta volte. È stato durante la cerimonia di apertura della 63esima edizione del Festival della Televisione di Monte-Carlo che i due uomini si sono salutati.
Una carriera molto ricca
Sebbene fosse una delle voci più leggendarie del doppiaggio, Benoit Allemane ha iniziato la sua carriera molto presto, sul palco come dilettante, all’età di 16 anni. Con diverse opere teatrali al suo attivo come “Riccardo III” di Shakespeare o “Antigone” di Jean Anouilh, lo abbiamo visto più volte anche nei film di Robert Hossein come “Angélique, Marquise des Anges” o “On achève bien horses”.
Ma è stato con il doppiaggio che la sua voce è diventata così popolare, attraversando le generazioni. Charlie il Gallo dei Looney Tunes è lui. È anche la voce di Babbo Natale. Baloo in “Super Baloo”, è ancora lui. “Babar” ne Le Avventure di Babar o anche “Zeus” nel film Disney “Hercules”, è sempre lui. E per l’eternità, da ora in poi…