Comprendere i limiti e le nuove regole per le transazioni PIX e con carta di credito

Comprendere i limiti e le nuove regole per le transazioni PIX e con carta di credito
Comprendere i limiti e le nuove regole per le transazioni PIX e con carta di credito
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e-Financeira è un rapporto obbligatorio che deve essere inviato da diverse società e istituti finanziari all’Agenzia delle Entrate Federale. L’obiettivo principale è monitorare le transazioni finanziarie effettuate dai clienti e garantire che siano conformi alla legislazione fiscale. Questo rapporto contiene informazioni dettagliate su conti bancari, investimenti, redditi e altre transazioni finanziarie.

Tra gli istituti che devono inviare e-Financeira figurano quelli autorizzati a offrire piani pensionistici privati, come piani pensionistici individuali e assicurazioni sulla vita. Sono inclusi anche gli istituti finanziari e di pagamento che gestiscono conti prepagati o postpagati, eseguono conversioni di valuta o accreditano transazioni elettroniche. Sono inoltre incluse nell’obbligo tutte le società coinvolte nella custodia o nell’intermediazione di risorse finanziarie di terzi.

Le nuove regole relative ai PIX e alle carte di credito stabiliscono che tutte le transazioni superiori a R$ 5.000 effettuate tramite questi strumenti siano monitorate e segnalate. Il limite è per CPF, ciò significa che, anche utilizzando banche diverse, gli importi verranno cumulati e considerati come parte di un unico limite giornaliero. Allo stesso modo devono essere segnalate anche le transazioni effettuate da aziende che superano i 15.000 R$ in un mese. Le informazioni vengono inviate direttamente al Federal Revenue Service, seguendo le linee guida della Banca Centrale, che regola il funzionamento del PIX e di altri strumenti finanziari.

Per inviare e-Financeira, le aziende devono generare report utilizzando i propri sistemi. Tali documenti dovranno essere firmati digitalmente con un certificato valido e inviati al Sistema Pubblico di Contabilità Digitale (SPED) in formato XML. Il processo di invio è considerato valido solo dopo che il Federal Revenue Service ha confermato la ricezione e convalidato il contenuto del rapporto. Nonostante i dati siano inviati in formato elettronico, le aziende sono comunque obbligate a conservare i documenti fisici o digitali che hanno dato origine alle informazioni, per periodi definiti dalla normativa.

La e-Financeira deve essere presentata ogni sei mesi. Le informazioni relative al secondo semestre dovranno essere inviate entro l’ultimo giorno lavorativo del mese di febbraio dell’anno successivo, mentre quelle relative al primo semestre dovranno essere inviate entro l’ultimo giorno lavorativo del mese di agosto dello stesso anno. Qualora la presentazione avvenga oltre i termini, con errori o omissioni, le aziende saranno soggette a specifiche sanzioni. Queste sanzioni variano a seconda del tipo di informazioni omesse o errate, come dati protetti dal segreto bancario o informazioni di carattere generale.

Il contenuto di e-Financeira copre dati come il saldo dei conti l’ultimo giorno dell’anno, il reddito accumulato mensile, i trasferimenti effettuati tra conti detenuti dallo stesso proprietario e il valore degli investimenti finanziari. Include anche informazioni sulle transazioni in valuta estera, come l’acquisto e la vendita di valuta estera e i trasferimenti internazionali. Nel caso dei consorzi vengono riportati gli importi versati, i crediti disponibili e gli altri movimenti relativi alle quote.

Inoltre, dal 2025 in poi, gli istituti finanziari e di pagamento dovranno dettagliare più transazioni, comprese quelle effettuate tramite conti digitali e valute elettroniche, rafforzando gli obblighi di segnalazione delle transazioni superiori a R$ 5.000 per i privati. Questi cambiamenti sono già stati confermati dalla Banca Centrale e dal Federal Revenue Service e includono nuove funzionalità per monitorare le grandi transazioni effettuate tramite PIX, carte e bonifici internazionali.

I limiti per la dichiarazione obbligatoria sono importanti. Per i privati, le informazioni devono essere inviate se i saldi o le transazioni mensili superano R$ 5.000,00. Per le persone giuridiche il limite è di R$15.000,00. Se questi valori vengono raggiunti, l’ente deve segnalare tutti i movimenti, anche quelli sotto i limiti, a partire dal mese in cui il valore è stato superato. Inoltre, anche le transazioni effettuate con carte di credito e gli importi trasferiti su PIX necessitano di monitoraggio e invio.

La riservatezza delle informazioni è garantita. Il Federal Revenue Service non consente l’inclusione di dati che possano identificare direttamente l’origine o la destinazione degli importi trasferiti. Gli enti segnalanti devono attenersi scrupolosamente agli schemi e ai manuali guida stabiliti dall’Agenzia delle Entrate.

Infine, dal 2025 in poi, la Dichiarazione delle operazioni con carta di credito (Decred) sarà sostituita da questi nuovi obblighi, con maggiori dettagli sulle transazioni, facilitando l’incrocio delle informazioni fiscali.

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