François Bayrou sperava ancora, la sera di domenica 22 dicembre, di ottenere una versione definitiva e vincente del suo governo. E rispettare così il suo impegno di dotare il Paese di un governo “prima di Natale”. Questa giornata doveva concludere una prima sequenza a Matignon costellata di passi falsi politici per il 73enne bernese. Ma l'annuncio del governo Bayrou è stato ancora una volta rinviato.
Emmanuel Macron coltiva un apparente distacco nei confronti delle difficoltà incontrate dal suo Primo Ministro nel formarlo “governo di interesse generale” esclusi il Rally Nazionale (RN) e La France insoumise (LFI). Quando il signor Bayrou ha cercato di unire tutti alla sua causa, il Presidente della Repubblica è volato, il 18 dicembre, successivamente a Bruxelles, Mayotte, Gibuti e in Etiopia… È tornato a Parigi solo domenica, all'alba.
Certamente i due capi dell’esecutivo hanno potuto comunicare a distanza. Il Capo dello Stato aveva anche chiesto proposte a François Bayrou ancor prima della fine delle consultazioni svoltesi, per quattro giorni consecutivi, a Matignon. Domenica, poco dopo le 16, l'entourage del primo ministro ha comunicato “ultime impostazioni” in corso. I ministri dimissionari o futuri non hanno poi notizie di Matignon, ma l'annuncio di un governo è considerato imminente.
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