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In un video su Konbini, Christophe Nolan spiega che per il suo Oppenheimer aveva due film come base: “Amadeus” di Milos Forman e “JFK” di Oliver Stone. Mi sta benissimo, adoro i suoi due film. Osservando Oppenheimer, è ovvio che JFK venne utilizzato per il montaggio, in bianco e nero invece che a colori. Le scene di dialogo sono scene d'azione come nel classico di Stone. Per il confronto tra Oppenheimer e Strauss si potrebbe pensare a Salieri e Mozart. Ovviamente è una base perché rimane Nolan puro. Adoro la storia americana, in particolare il periodo che va dalla Guerra Fredda alla fine della Guerra del Vietnam. Oppenheimer è il prequel di tutta questa storia. Per questo il film è importante. In Masters of War di Roland Joffé, il regista non coglieva affatto questa importanza. Il film di Nolan è un film biografico ma soprattutto è un thriller paranoico. Attraverso la grande storia, ci racconta le piccole storie che faranno l'America. Sono un nolaniano convinto, difendo anche Tenet. La sua filmografia sta diventando sempre più coerente. Un tempo Oppenheimer sarebbe uscito prima di Natale per competere per l'Oscar. Questo film ha alcune cose epiche. Per 3 ore ho provato il brivido del piacere. È una sensazione che raramente provo nel cinema. Per 3 ore ho visto il cinema.