Questa settimana avvierà un dialogo tra due autrici le cui opere interrogano le realtà femminili attraverso storie intime. Mazarine Pingeot, con 11 quai Branly edito da Éditions Flammarion, approfondisce la sua adolescenza segnata dal segreto: quello di essere la figlia nascosta di François Mitterrand.
“Ho vissuto con i miei genitori a Quai Branly per nove e sedici anni. Il che corrisponde a quella che chiamiamo adolescenza. non era solo l'ambientazione, ma anche la tomba. L'appartamento del personale era vuoto e niente poteva riempirlo. Soprattutto non io. Un fantasma. La cui presenza nessuno poteva conoscere in questo luogo che non era né suo, né suo, né loro. Ho trascorso la mia adolescenza in alloggi transitori dove non passava nessuno. La mia casa non era la casa di nessuno. »
Ritornando a “l'Alma”, Mazarine M. Pingeot ripercorre una pagina della sua vita personale divenuta collettiva quando altri raccontarono al suo posto la storia di questa giovinezza segreta e “d'oro”. Il tempo è passato, l'infanzia è scomparsa, ma oggi l'autore del reato può farla rivivere sperimentando il ritorno. È possibile, a distanza di anni, ripensare più accuratamente la propria infanzia ed emanciparsi da essa?
– riprendere
Questa storia di iniziazione esplora la costruzione dell'identità femminile in un ambiente particolare, quello di un appartamento impersonale, soggetto a requisiti di sicurezza e sotto la pesante ombra della copertura mediatica. Viene messo in discussione il modo in cui diventiamo noi stessi quando cresciamo nella discrezione forzata, prima di essere esposti alla violenza dello sguardo pubblico.
Di fronte a lei, presenta Louise Chennevière, una giovane autrice di 30 anni Versa Britneyil suo terzo libro edito da POL Editions Questa storia intreccia i destini di due figure femminili segnate dalle loro straordinarie traiettorie: Britney Spears, star di fama mondiale ma profondamente spezzata dalla macchina mediatica, e Nelly Arcan, quebecchese autrice del best-seller Dannazioneche si suicidò all'età di 36 anni.
Quello che vedo quando guardo la foto di questa bambina all'alba di questo nuovo secolo è che lei non sa ancora nulla di ciò che il mondo le insegnerà, e che essere bambina è per lei una gioia perché significa poter diventare Britney Spears e Britney Spears per lei allora, è cantare e ballare, è essere nel suo corpo, senza paura e senza distanze, sentirsi molto vivi, è mantenersi, molto lontani dalla paura ma.
– riprendere
Mette in discussione le pressioni esercitate sulle donne dalla società, dai media e dai loro stessi percorsi, mentre mette in discussione le ferite della sua stessa generazione.
Queste storie, diverse ma complementari, invitano a riflettere sulla condizione delle donne, sulla violenza simbolica e concreta subita dalle donne e sulle lotte per costruire se stesse in un mondo che spesso le pone ai margini o le spinge alla cancellazione. Attraverso i loro scambi, i due autori condividono punti di vista nutriti dalle loro esperienze personali e letterarie.
Questo dialogo si concentrerà in particolare sulle diverse sfide che le donne possono affrontare oggi, in un contesto segnato dagli sconvolgimenti post-#MeToo. Questo dialogo letterario si inserisce in una riflessione più ampia sui concetti di intimità, identità e resilienza, portata avanti da opere che uniscono la forza della testimonianza all'analisi sociale.
Crediti immagine: Claire Chazal nello spettacolo / Public Senate
Par Sara Verrecchia
Contatto: [email protected]