João Pereira ha vinto per la prima volta nel campionato portoghese e lo Sporting è tornato a vincere questo sabato, contro il Boavista (3-2), mantenendo il comando del campionato. Nonostante i buoni segnali in parte della partita, il leone ha tremato contro una Pantera in difficoltà, ma che si guadagnava da vivere ad Alvalade e ha risposto ai gol di Gyökeres (23′) e Trincão (49′ e 66′) con i gol di Bozeník ( 43′) e Bruno Onyemaechi (58′). Il lavoro da fare è ancora tanto, ma sono bastati questi tre punti per evitare un possibile scacco matto.
Lo Sporting ha provato a tornare al passato in questo ricevimento al Boavista. Non un brutto passato, anche se i risultati più recenti ci riportano a quei tempi, ma un passato felice, con Coates, per esempio, che era sulla tribuna dell’Alvalade per cercare di contribuire a trasmettere un’aura positiva a un club che sembrava avere tutto in un momento storico in cui improvvisamente tutto viene a mancare e continuano ad apparire eventi imprevisti. San Juste, ad esempio, è stato escluso dall’influenza, che ha portato Debast a rientrare in undici e Eduardo Quaresma a rientrare dopo i voti portati dal Belgio.
Ma è davvero giusto parlare dei problemi dello Sporting quando dall’altra parte c’è un Boavista con tanti motivi in più per mollare? La squadra di Bacci è stata un esempio di perseveranza nel campionato portoghese e, pur senza avere le stesse armi degli avversari nella lotta per il mantenimento, ha portato ad Alvalade la strategia possibile, con l’obiettivo di sfruttare la fase negativa e l’inquietudine del gruppo ancora in difficoltà. leader del campionato.
Non si può dire che il piano abbia funzionato nelle prime fasi della partita. Per circa 30 minuti è sembrato uno Sporting della prima fase di stagione (un mese fa, quindi). Anche senza la fiducia di Gyökeres e con Trincão ancora assente, i movimenti della squadra di João Pereira e l’intensità portata sul campo dell’Alvalade hanno dimostrato che la squadra voleva cambiare il corso degli eventi, anche quando la palla ha colpito César, portiere a scacchi che nei primi minuti ha negato il gol a Gyökeres.
Con dinamica sulla sinistra, dove erano ancora una volta Quenda e Maxi Araújo, ma dove è passato più volte anche il giovane João Simões, titolare per la seconda volta consecutiva, lo Sporting aveva Boavista alle corde e il risultato di quella pressione è stata la Il ritorno di Gyökeres ai gol in corsa. Pedro Gomes ha concesso un breve ritardo per César e lo svedese ha intercettato la palla e ha aperto le marcature (23′).
Il vantaggio dello Sporting e la mezz’ora buona hanno ridato entusiasmo sugli spalti dell’Alvalade e questa motivazione si è fatta sentire in campo. Dinamica, la squadra leonina comincia a collezionare occasioni da gol, ma non appena gli sprechi cominciano a farsi evidenti – Gyökeres ha due occasioni per segnare due volte – e Boavista passa qualche minuto sul campo avversario, l’inquietudine torna a invadere la squadra. leoneche è finito in svantaggio al riposo.
João Pereira e Franco Israel avevano già segnalato il problema a Bruges, ma la soluzione non è ancora stata trovata. Salvador Agra ha avuto spazio e ha trovato la testa di Bozeník (43′), che dopo 13 riprese senza segnare… ha segnato! È stato il primo e unico tiro in porta dello Sporting nel primo tempo.
Amici Trincão e Israele
Nonostante la migliore mezz’ora dell’era João Pereira, lo Sporting è andato all’intervallo assumendosi la responsabilità del risultato, perché la squadra è in una fase in cui le cose vanno male, anche quando sembrano andare bene.
Ancora una volta l’ingresso è stato quasi perfetto (come a Brugge) e nel secondo tempo si è ripetuto, con Trincão (47′) si sveglia e segna il 2-1, dopo un’azione cronometrata di Maxi Araújo, ma il secondo tiro in porta di Boavista da parte di Franco Israel ha avuto la stessa sorte del precedente.
La mossa sembrava persa, ma il decentramento difensivo del leoni ha subito ancora il massimo rigore, applicato da Bruno Onyemaechi (58′) sotto il corpo del portiere Leone. Due tiri, due gol.
La differenza tra questa partita e le precedenti è stata soprattutto la facilità con cui lo Sporting riusciva a creare azioni pericolose. Pur senza giocatori influenti, João Pereira recupera l’esplorazione della profondità di Gyökeres e il movimento dello svedese si rivela fondamentale per Trincão (66′) è apparso di nuovo a un livello decisivo. Oltre alla vittoria, questa sarebbe stata la notizia più bella per João Pereira.
Certo, il breve vantaggio non è bastato a tranquillizzare la tribuna dell’Alvalade, tanto che gli ultimi 20 minuti sono stati giocati malissimo da entrambe le parti, ma alla fine l’obiettivo era sopravvivere. Per ora lo Sporting e João Pereira possono tirare un sospiro di sollievo.
Migliore in campo Flashscore: Francisco Trincão (Sporting)