La nuova settimana potrebbe fungere da crescendo finale del mercato prima che si stabilisca una leggera tregua per il resto dell’anno. Nel frattempo, l’importanza dell’ultima serie di dati macroeconomici non può essere sopravvalutata.
Le stime preliminari PMI sull’attività economica di lunedì per l’Europa offrono l’ultima possibilità per la regione di chiudere l’anno con una nota positiva. I dati di novembre sono stati deludenti, poiché ad un certo punto hanno portato l’EUR/USD sotto 1,05 e hanno mostrato un’accelerazione del declino dell’attività economica nell’Eurozona. La BCE sta adottando un approccio cauto nei confronti dei tagli dei tassi, ma i dati deboli hanno visto l’Euro cadere rispetto al Dollaro mentre i trader scontano 4 tagli dei tassi da parte della BCE nei prossimi sei mesi contro i 2-3 della Fed.
Martedì vedremo il rilascio dei dati sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale negli Stati Uniti. Mentre le vendite al dettaglio sono aumentate regolarmente senza destare preoccupazioni, l’indice della produzione industriale è sceso in tre degli ultimi quattro mesi.
Allo stesso tempo, verranno diffusi i dati sull’inflazione canadese. Si è stabilizzato al 2%, ma potrebbero esserci sorprese. La debolezza del CAD crea rischi al rialzo, mentre il rallentamento economico crea rischi al ribasso.
Mercoledì sera tutti gli occhi saranno puntati sulla Fed. Un taglio dei tassi di 25 punti è una conclusione scontata. Il principale fattore scatenante sarà la previsione della Fed sui prossimi passi e la sua valutazione delle prospettive economiche. Questo evento ha il più alto potenziale di volatilità e potrebbe stabilire la tendenza per le settimane successive.
Giovedì il focus sarà sul tasso di interesse di riferimento della Banca d’Inghilterra. Gli analisti si aspettano che la banca centrale, che ha deciso di tagliare i tassi a riunioni alterne, questa volta trattenga l’allentamento. Tuttavia, vediamo il potenziale di volatilità in caso di un taglio “inaspettato”.
IL FxPro Gruppo di analisti
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