Thiago Motta spiega perché la Juventus deve ‘alternare’ diversi approcci offensivi per abbattere il press alto del Bologna e ‘sorprenderlo’.
Il Calcio d’inizio è alle 17.00 all’Allianz Juventus Stadium.
Prosegue la crisi infortuni per i bianconeri, ai quali mancano ancora Weston McKennie, Nico Gonzalez, Douglas Luiz, Arek Milik, Gleison Bremer e Juan Cabal, ma c’è una spinta rappresentata dal ritorno di Dusan Vlahovic.
E’ una partita speciale per il tecnico, che la scorsa stagione portò il Bologna al quinto posto in Serie A e alla qualificazione alla Champions League prima di andarsene.
epa11693104 Dusan Vlahovic (C) della Juventus in azione contro il portiere Zion Suzuki di Parma durante la serie italiana di una partita di calcio tra Juventus FC e Parma Calcio, a Torino, Italia, 30 ottobre 2024. EPA-EFE/ALESSANDRO DI MARCO
“È una partita di calcio, alla fine vogliamo mettere in campo la nostra prestazione e ci serve una grande prestazione per ottenere il risultato che ci serve in questo momento. Rispettiamo i nostri avversari, ma dobbiamo scendere in campo determinati e convinti di poter ottenere la vittoria”, ha detto Thiago Motta a DAZN.
“Il Bologna pressa molto alto, sia prima che dopo perde palla. Dobbiamo alternare i passaggi da dietro e ogni tanto il lancio lungo per sorprendere una squadra che tende a spingersi e può lasciare spazi in difesa”.
Nicolò Fagioli ottiene il cenno a centrocampo con Manuel Locatelli, quindi sta solo cercando di far riposare Khephren Thuram in vista della sfida di Champions League con il Manchester City?
“L’ho visto molto bene in allenamento in settimana, ha una grande tecnica e può aiutarci a centrocampo come mezz’ala. Sono felice che sia titolare, se lo merita e spero che farà una grande partita”.
“Gli piace aspettare dopo per fare allenamenti extra, si impegna sempre in più”, ha assicurato Thiago Motta.
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