Il 5 dicembre 2024 la terra tremò al largo delle coste della California, un terremoto che riportò in auge lo spettro del terremoto conosciuto come il Grande. Anche se l’Uomo è la specie dominante sul pianeta, non può nulla contro la forza della Natura. Negli Stati Uniti, sulla costa occidentale, gli abitanti della faglia di San Andreas sanno che un giorno saranno colpiti da questo mega terremoto. Quali sarebbero le conseguenze di questo terremoto e quando accadrà il prossimo?
Perchè Big One?
Se la comunità scientifica gli dà questo nome è abbastanza semplice. In effetti, è tutto nel nome. “Grande” in inglese significa semplicemente “Grande”. Quindi quando parliamo di questo terremoto lo parliamo come di un grande terremoto. Ma data la sua natura rara e ricorrente nella Storia, parleremo quindi del Big One come del grande terremoto.
Intendiamo “grande” nel senso delle dimensioni che aveva nel suo ultimo verificarsi, ma anche nel senso del livello che poteva raggiungere nella scala Richter. Infatti, quando il Big One verrà avvertito sulla faglia di San Andreas, i residenti che vivono nella regione di San Francisco e Los Angeles si troveranno ad affrontare un terremoto di magnitudo almeno 8 della scala Richter.
Quali sarebbero le conseguenze di un simile terremoto?
La comparsa del Big One negli anni a venire sarà quindi dovuta alla tettonica a placche e alla tensione che risiede tra la placca del Pacifico e quella del continente americano. Se la placca oceanica della costa occidentale si sposta di qualche centimetro all’anno verso quella del continente, accade talvolta che questo movimento sia rapido e violento.
Chiesto da Geografico nazionaleJean-Paul Montagner, sismologo dell’Institute of Globe Physics di Parigi ha spiegato che quando il Big One si farà sentire, sarà la conseguenza sotterranea”di un movimento rapido e violento della crosta terrestre di 5-10 metri”.
In superficie, anche se è difficile stimare quali danni potrebbe causare un terremoto del genere, inevitabilmente ci aspettiamo di trovarci di fronte a danni significativi. E questo, anche se la popolazione è stata preparata fin da giovane a reagire in caso di terremoto e gli edifici sono stati costruiti per resistere a tali eventi.
Tuttavia, quando arriverà il Big One, i residenti saranno in grado di “rassicurarsi” dicendo che ci sono pochissime, se non nessuna, possibilità che si verifichi uno tsunami. Infatti, durante un maremoto, il terremoto che lo provoca deve essere sott’acqua. La faglia di Sant’Andrea si trova sulla terraferma. Infatti, per John Vidale, sismologo dell’Università della California del Sud, nei commenti riportati da Interno aziendale“ci sarebbero alcune onde generate da un terremoto, ma niente che possa essere pericoloso”.
Quando avrà luogo la prossima volta?
Grazie allo sviluppo della tecnologia è oggi possibile prevedere nel modo più accurato possibile quando potrebbero verificarsi tali eventi. Naturalmente, questo non tiene conto della terrificante variabile dell’inaspettato.
Gli ultimi episodi del Big One risalgono rispettivamente al 1857 (magnitudine 8,3) e al 1906 (magnitudine 7,8). Se vogliamo credere ai modelli e ai ricercatori esistenti Indagine geologica degli Stati Unitiil Big One si verificherebbe ogni 150-200 anni circa. Capita però, come avvenne 118 anni fa, che un terremoto devastante si verifichi prima del previsto.
Ma per i ricercatori dell’USGS, se la minaccia del Big One riguarda soprattutto gli abitanti di Los Angeles perché la città si trova su una parte esposta della faglia di San Andreas, gli abitanti di San Francisco hanno più da temere da terremoti di magnitudo inferiore, intorno alle 7, un po’ come quello avvenuto il 5 dicembre 2024 al largo della California.
Fonte : Geografico nazionale / Interno aziendale / USGS