All'indomani di una giornata di mobilitazione durante la quale più di 1.500 taxi si sono riuniti a Lione, fino a Place Bellecour, i sindacati dei taxi hanno deciso di rinnovare il movimento. Martedì sono attesi nuovi blocchi.
Centinaia di tassisti “arrabbiati” hanno interrotto lunedì il traffico intorno a Lione, dove il movimento è continuato martedì, e nel sud, per protestare contro un accordo attualmente in fase di negoziazione con l'assicurazione sanitaria che prevede una riduzione delle tariffe per il trasporto dei pazienti.
Tre quarti dei taxi interessati dal nuovo accordo
Nel 2023, secondo l'Assicurazione sanitaria, più di 40.000 taxi sono stati autorizzati a trasportare malati affetti da patologie che vanno dal cancro alle malattie psichiatriche, ovvero quasi i tre quarti dei taxi in Francia.
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Per risparmiare 300 milioni di euro su questo trasporto sanitario, il governo Barnier, minacciato di censura, vuole costringere i taxi e i trasportatori sanitari a negoziare misure con l'assicurazione sanitaria, pena l'imposizione di riduzioni di prezzo.
Inoltre, un decreto attuativo del bilancio della Previdenza Sociale per il 2024 prevede che un paziente non possa più rifiutare, salvo alcune eccezioni, il trasporto sanitario condiviso, pena l'obbligo di anticipare i costi e il rimborso solo sulla base del trasporto condiviso. I pazienti devono inoltre essere curati in meno di 45 minuti e per area geografica con un limite di deviazione di chilometri per paziente.
Un biouvac annullato in Place Bellecour
Più di 1.500 taxi hanno partecipato durante la giornata a blocchi o rallentamenti in diversi punti di accesso dell'area metropolitana di Lione. A fine giornata, nel centro di Lione, quasi 200 automobilisti si sono ritrovati al volante in Place Bellecour, al suono di sirene da nebbia, petardi e clacson.
Il bivacco per gli autisti, inizialmente annunciato in questa piazza, alla fine non ha avuto luogo e i taxi sono partiti gradualmente ciascuno in prima serata, sotto una pioggia intermittente.