Impegno di responsabilità del Governo sul PLFSS per il 2025 (lettura CMP)

Impegno di responsabilità del Governo sul PLFSS per il 2025 (lettura CMP)
Impegno di responsabilità del Governo sul PLFSS per il 2025 (lettura CMP)
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Lunedì 2 dicembre 2024 pomeriggio, il Governo si è impegnato, in applicazione dell'articolo 49 comma 3 della Costituzione, con l'adozione del Legge finanziaria sulla previdenza sociale per il 2025tenendo conto del testo del comitato misto.

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La decisione del Primo Ministro di impegnare la responsabilità del Governo su un testo comporta l'immediata sospensione, per ventiquattr'ore, della discussione del disegno di legge per il quale è impegnata la responsabilità del Governo.

Durante questo periodo può essere presentata una mozione di censura.

Sono allora possibili due ipotesi:

  • se non viene presentata alcuna mozione di censura, il disegno di legge si considera adottato allo scadere del termine di 24 ore;
  • qualora sia presentata una mozione di censura, in caso di rigetto della mozione, il disegno di legge si considera adottato. Nello scenario opposto, il testo viene respinto e il Governo deve presentare le dimissioni.

L'articolo 49, comma 2, della Costituzione determina le condizioni di ricevibilità e di discussione delle mozioni di censura sia che siano presentate “spontaneamente” dai deputati sia che diano risposta all'impegno del Governo di assumersi la responsabilità di un testo.

Per essere ammissibile, deve essere presentata da almeno un decimo dei membri dell'Assemblea Nazionale. Una volta depositata la mozione, nessuna firma può essere apposta o rimossa. L'elenco dei firmatari è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale in allegato al resoconto completo dei dibattiti.

La mozione di censura può essere discussa e posta in votazione soltanto decorso il termine di quarantotto ore dal suo deposito.

Alla votazione (che si svolge nei salotti attigui alla sala riunioni ed è aperta per una durata di 30 minuti) partecipano solo i deputati favorevoli alla mozione di censura; la mozione è adottata solo se votata dalla maggioranza assoluta dei membri componenti l'Assemblea.

Dall'inizio della Quinta Repubblica sono state presentate “spontaneamente” su iniziativa dei deputati 65 mozioni di censura. Solo uno fu adottato il 4 ottobre 1962, portando alle dimissioni del governo Pompidou. Il governo si è del resto impegnato 114 volte su un testo che ha portato alla presentazione di 84 mozioni di censura. Nessuna di queste mozioni è stata finora adottata.

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