Cos’altro ha incluso l’indagine?
Come ha osservato l’ufficio del pubblico ministero nel suo comunicato del 7 novembre, “sono state adottate azioni e misure esaustive e meticolose per chiarire le circostanze” intorno alla morte di Payne.
Queste includono, continua il comunicato, “diverse dozzine di testimonianze” di dipendenti dell’hotel, familiari, amici, professionisti medici, biochimici e psichiatri. Inoltre, si aggiunge il comunicato, è stata condotta “un’analisi dettagliata di oltre 800 ore di riprese video provenienti da varie telecamere di sicurezza nell’hotel e in altre strade pubbliche”.
Ma non è tutto. “È stata effettuata anche l’estrazione forense del contenuto del cellulare del musicista deceduto”, si legge nel comunicato. “Da questo sono state analizzate le sue chiamate, i messaggi, le chat sulle applicazioni di messaggistica e sui social network.”
Inoltre, si legge nel comunicato, “sono stati ottenuti ed esaminati diversi gigabyte di dati estratti da altri telefoni cellulari, come quelli della reception dell’hotel e quelli di testimoni che li hanno offerti volontariamente per corroborare le loro dichiarazioni”.
Altre informazioni esaminate, aggiunge il comunicato, includevano “un registro degli ospiti e degli ordini al bar/ristorante dell’hotel” per vedere chi ha visitato Payne e cosa hanno mangiato e bevuto.
Inoltre, la procura ha affermato che “sono state richieste nove irruzioni nelle case” di Buenos Aires.
Tuttavia, nel comunicato del 7 novembre si sottolinea che “l’indagine deve continuare, poiché, tra le altre procedure, sono ancora in corso lo sblocco del netbook personale della vittima – che è rotto – e di altri dispositivi sequestrati nel corso dell’indagine”.
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