Qual è il tuo sentimento dopo questa sconfitta, la prima in Champions League?
Ci siamo imbattuti in una squadra molto più forte della nostra, semplicemente. Dobbiamo anche riconoscere quando l'avversario è nettamente superiore, questo si riflette nel punteggio. Anche se abbiamo ancora rimpianti perché subiamo gol secondo me evitabili. E poi anche il rammarico è quello di non aver resistito un po' di più la partita. Perché sapevamo che da un momento all'altro, e lo abbiamo visto quando abbiamo quasi ridotto il punteggio, avremmo potuto trovare una situazione che li avrebbe messi in difficoltà. È quasi successo. Non ho rivisto l'azione, ma il fuorigioco non dovrebbe essere enorme. A volte, non ha molta importanza. Dopo, cosa dire? Tanta maestria tecnica davanti, tante connessioni tra i giocatori. Riteniamo che una buona metà di loro suoni insieme da molti anni. Tutti questi giovani che lasciano la Masia. E poi i giocatori in giro per completare. Tra Lewandowski e Raphinha abbiamo visto che il livello era molto alto. Con palla e senza palla.
Sapevi che il livello del Barça era altissimo. Nonostante tutto, sei soddisfatto di quello che hanno prodotto i tuoi giocatori?
Ovviamente speravo meglio, che la mia squadra fosse in grado di mostrare più cose. Poi dobbiamo riconoscere che il Barça ha fatto un'ottima partita. Sono stati molto bravi con e senza palla. Questo è ciò che è più impressionante. Non è solo che sono bravi tecnicamente, è che dopo aver perso hanno anche questa capacità di ridurre gli spazi, di risultare subito soffocanti per l'avversario. Anche con questa linea difensiva che gioca molto, molto alta, perché non ti permettono di organizzarti, non hai la possibilità di fissarti, di trovare il passaggio. Penso che anche lui abbia sbagliato tante cose per mettere in difficoltà il Barça. Quindi, congratulazioni a loro.
Quali cose positive possiamo portare via a te, alla tua squadra? Come può crescere?
In ogni caso bisognerà imparare qualcosa di positivo da questo. Nel senso che stasera i miei giocatori si sono confrontati con i migliori d'Europa, semplicemente. Quindi, per realizzare la differenza, realizzare anche la qualità. Confrontarsi è imparare e crescere. Si diceva spesso che stavamo facendo una bella prestazione anche se non avevamo mai giocato una partita di Coppa dei Campioni. Purtroppo stasera non siamo più imbattuti. E' vero che siamo riusciti a rispondere alle partite precedenti, forse non era il massimo del livello europeo, tranne il Leverkusen. Ma in tutti i casi, abbiamo risposto. Oggi penso che il passo fosse un po’ troppo alto. Ma allo stesso tempo, per scalare le montagne, dovrai saper partire a piedi, salire poco a poco, ricadere e poi rialzarti. In ogni caso, oggi non avremo altra scelta che intraprendere questa strada e forse anche progredire. In ogni caso spero che i giocatori imparino da questa partita, perché è importante.