Sarà forte, crudo e vitale: mercoledì sera al Celtic Park il Club Brugge vuole spalancare la porta agli spareggi di Champions League. Sono attesi 60.000 scozzesi in delirio, anche se Nicky Hayen sa che la verità sta sul campo. “Comunicare sarà difficile, forse dovremo lavorare con un pezzo di carta”.
Sei punti dopo quattro partite: il Club Brugge partecipa ancora a pieno titolo alla Champions League per un posto nell’ambita top 24. La ricerca continua mercoledì sera nel mitico Celtic Park, dove i decibel rendono impossibile per un allenatore fare i dovuti aggiustamenti durante la partita. Sarà forte e crudo, ma soprattutto sarà una partita vitale per Blu e Nero.
Il calderone della strega
“Non dovremmo preoccuparci troppo di queste cose fuori dal campo”, ha detto Nicky Hayen alla vigilia del Celtic Club. “Alla fine, deve ancora accadere tra quelle righe.” Ma se il piano di gioco deve essere modificato, Hayen si rende conto che dovrà essere creativo. “Sappiamo che c’è poco spazio per comunicare a causa del rumore. Quindi potremmo dover utilizzare un pezzo di carta per fornire informazioni ai giocatori. Ma questi sono problemi per domani”. Quel calderone delle streghe preannunciato: non è passato inosservato a Brandon Mechele. “Penso che ci sia una grande differenza tra il Celtic in casa e fuori. Sono più forti con i tifosi al loro fianco. Dobbiamo trovare una risposta a questo”.
60.000 scozzesi pazzi per il calcio o no: il club ha un solo incarico mercoledì. Vincita. O almeno fai un punto. Il Celtic Glasgow è sulla carta l’avversario più fattibile delle ultime quattro partite. Sporting Lisbona, Juventus e Manchester City sono di calibro diverso. “Se bastino nove punti per raggiungere i play-off? Questo sarà un problema. È già stato così imprevedibile”, ha detto Hayen. Le grandi squadre lasciano punti che poi dovranno raccogliere. Non possiamo ancora fare i calcoli, vale solo per le ultime due partite”.
Opzioni
Non ci aspettiamo che Hayen adotti una posizione da riccio come a San Siro. Il club vuole dare alla palla tutte le sue possibilità. Se lasci dominare il Celtic, l’intero stadio ne sarà influenzato. Pericoloso. “Non sarà una partita chiusa”, dice l’allenatore. “Potrebbe essere una serata difficile. Entrambe le squadre possono prendere delle opzioni per il turno successivo. Ho sentito che anche qui le aspettative sono alte. L’atmosfera sarà fantastica, ma dobbiamo solo esibirci in campo. Non dovremmo preoccuparci di questioni marginali”.
Eclatante: la partita contro il Celtic è anche un felice ricongiungimento con il Red Devil Arne Engels. “L’ho avuto al Club NXT per un anno. Non potrebbe sfondarci? La prima squadra era al completo in quel momento, i giovani dovranno avere un po’ di pazienza. Capisco quindi la sua scelta di andarsene. Ma con Vermant, Seys e Sabbe dimostriamo che diamo opportunità anche ai giovani. È triste per il Club che se ne sia andato, ma gli è andata bene”.