Contro Ahmed T. sono stati richiesti 12 anni di carcere. All'udienza ha negato categoricamente i fatti. All'età di 34 anni, questo idraulico è sotto processo insieme ad altri 50 uomini, tra cui il principale imputato Dominique Pelicot, in questo vasto processo per stupro a Mazan.
Cercando di scagionarsi nel corso delle indagini, Ahmed T. ha spiegato di aver agito”come un attore” quando ha violentato Gisèle Pelicot, la notte tra il 4 e il 5 giugno 2019. Quest'ultima aveva i polsi e le caviglie legati. Quando il giudice istruttore gli ha fatto notare che mostrava in uno dei video un ampio sorriso, e sembrava soddisfatto di sé, l'imputato si rifiutò di visionare le immagini.
Questo imprenditore, idraulico di successo, pugile appassionato, sposato con la sua “amore giovanile“e padre di tre figli, fino ad allora era incensurato. Il perito psicologo lo descrisse come”banale soggetto nevrotico“, avendo cercato di distrarsi da una vita di coppia vissuta come “insoddisfacente e fonte di frustrazione sessuale“.
All'udienza l'imputato ha assicurato di non avere modo di stabilire in quale misura la vittima si fosse addormentata e si è addirittura irritato per le insistenti domande sulle sue intenzioni. “So cos'è lo stupro, non aspetterò 50 anni per violentare qualcuno e se fossi uno stupratore non avrei violentato una signora di 57 anni come mi ha detto lui, avrei violentato una bellissima…”
Dal 2 settembre 2024, 50 uomini e il principale imputato Dominique Pelicot sono stati processati dal tribunale penale dipartimentale di Vaucluse. Tutti sono accusati di stupro o violenza sessuale nei confronti di Gisèle Pelicot, atti orchestrati dal suo ex marito reclutato sul sito Coco.gg, chiuso da giugno 2024.
Sono stati contati una ventina di altri stupratori ma non sono mai stati identificati e quindi non hanno risposto delle loro azioni.
Gisèle Pelicot, simbolo della lotta contro la violenza sessuale
Con coraggio e dignità, la vittima ha scelto di mostrare il suo volto, che gli abusi subiti fossero denunciati, che nulla fosse risparmiato all'opinione pubblica. “La vergogna deve cambiare schieramento“, ha implorato all'inizio del processo, assumendo questo pesantissimo ruolo di simbolo della lotta contro la violenza sessuale.
Durante le udienze, Gisèle Pelicot si è definita una donna.distrutto“, Di più “determinato a cambiare la societàDall'apertura del processo, diverse manifestazioni contro”cultura dello stupro” si sono svolte in tutta la Francia.
Sono 50, sono un po’ tutti. Sono tutti accusati di stupro.
Hanno tra i 26 ed i 73 anni. Hanno fratelli e sorelle, vicini di casa, partner, figli. Sono un muratore, un giardiniere, un giornalista, un precario, un infermiere, un militare, un ingegnere, una guardia carceraria, un pensionato, un pompiere, un consigliere comunale… Non hanno patologie mentali e, per la maggior parte parte, nessun precedente penale. Le loro vite sono singolari e banali.
Accusato dopo accusato, trova i ritratti dei 50 accusati degli stupri di Mazan