Il difensore del Barcellona Iñgio Martinez è intervenuto in conferenza stampa per parlare della sfida di domani contro il Brest, quinto turno di Champions League.
Il giocatore ha dichiarato: “Domani affronteremo un avversario molto forte, fisico, che sta facendo molto bene in Champions League e ha voglia di competere. Se perdiamo rispetto per loro e ci rilassiamo, pagheremo un prezzo alto”.
E aggiunge: “È una bella partita. Da dimenticare le due sconfitte. Le ultime due, contro una grande concorrente, sono bellissime e molto complicate. Speriamo che la squadra dimostri il livello al quale dovrebbe restare in classifica”.
E aggiunge: “Per noi è stato difficile. Posso capire la sconfitta contro il Celta Vigo, perché era una partita che controllavamo e, a causa di certe posizioni della squadra, ho sprecato due punti importanti, e spera che il Brest applichi la stessa formula, ma il Barcellona non abbandonerà l’avanzata. In difesa conta come pressiamo, se lo facciamo tutti, a quale altezza. E a che intensità se la pressione è buona? Difficile che ci mettano i palloni dietro la schiena, ma abbassando l’intensità possono crearci pericolo. Questa idea di gioco ci dà più di quello che ci serve e continueremo la serie di vittorie consecutive al massimo livello possibile”.
Ha sottolineato: “La pressione inizia dall’alto e se non viene fatta bene ai vertici, soffriremo tutti. L’eccessiva sicurezza provoca in noi cose che abbiamo visto nelle ultime partite”.
E sulla mancata convocazione nella Nazionale spagnola: “È del tutto comprensibile. Ho 33 anni e il livello dei giovani è eccezionale: arrivano, giocano e vincono”. Con i fiammiferi. Non mi sembra strano. L’allenatore pensa a una squadra più giovane e vuole dargli di più, e io non mi sento e non devo sentirmi insoddisfatto”.
Ha continuato: “Lamine Yamal.? Conosciamo la sua importanza, ci dà tanto, incute tanta paura all’avversario ed è vitale per la squadra, ma questo non vuol dire che chi esce non sia qualificato. Lamin Lamin, ma poiché non ci siamo, non vinceremo né perderemo. C’è abbastanza squadra per vincere tutte le partite”.
Ha continuato: “Iñaki Peña? Non so se è felice o no, perché è così freddo che non so cosa stia pensando… Siamo felici per lui. È un grande uomo, uno sconosciuto, ma c’è il suo lavoro nel silenzio. Hai l’opportunità e devi approfittarne, e non è facile uscire e fare bene al Barcellona, e questo ci dà molta tranquillità”.
Su Koparsi: “E’ logico che gli elogi arrivino a lui. Ha passato due anni fantastici. Ha davvero mostrato il suo potenziale l’anno scorso e alla sua età è stato sorprendente. Ho iniziato quando avevo vent’anni ed ero già giovane, immagino io abbia 17 anni, lui ha le idee molto chiare, vuole riuscire e non ho dubbi che abbia tanti anni per venire qui”.
E ha concluso: “Rinnovare il contratto? Non ci penso nemmeno perché è una di quelle cose che possono farti perdere e non concentrarti su quello che dovresti fare. Mi concentro su quello che sto facendo, divertendomi e sfruttando le opportunità che l’allenatore mi offre. Mi dà la possibilità di giocare e vincere domani, e se arriva il rinnovo, è un bene, altrimenti dirò che sono due anni al Barcellona”.