La moglie del Capo dello Stato, Brigitte Macron, ha partecipato questo lunedì sera alla consegna del 6° premio del Fondo di dotazione Line Renaud e Loulou Gasté, una cerimonia ideata dall'attrice Line Renaud per consegnare un premio accompagnato da una bella dotazione finanziaria a favore supportare un ricercatore nel compiere un importante passo avanti scientifico.
Al microfono di BFMTV, presente in questa occasione, Brigitte Macron ha reagito al processo per stupro di Mazan, le cui accuse sono iniziate questo lunedì. La first lady ha voluto fornire il suo “sostegno incondizionato a tutte le donne”. “Le cose dovevano essere dette e lo sono”, ha aggiunto Brigitte Macron, in questa giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, evocando il coraggio di Gisèle Pélicot.
La moglie del capo dello Stato ha dato il suo “sostegno incondizionato a tutte le donne” durante la sua breve intervista con i giornalisti del canale di notizie 24 ore su 24. “È vero che mi vediamo più nell’ambito dell’infanzia e dell’adolescenza, ma sono con tutte le donne in tutte le battaglie. Ovunque andiamo nel mondo vediamo quanto dobbiamo lottare perché i diritti sono sempre più in declino», ha sottolineato l'inquilino dell'Eliseo.
“Voglio dire loro quanto io e il presidente siamo solidali con loro e li aiuteremo il più possibile. Dobbiamo essere presenti ed essere vigili”, ha detto anche Brigitte Macron a BFMTV.
Lunedì l'accusa ha chiesto condanne da quattro a venti anni di reclusione penale contro i primi 21 dei 51 imputati nel processo per stupro di Mazan, la maggior parte dei quali processati per stupro aggravato di Gisèle Pélicot.
Il massimo della pena è stato chiesto contro Dominique Pélicot, questo settantenne che per un decennio aveva violentato la sua ormai ex moglie, dopo averla drogata con ansiolitici, e l'aveva consegnata a decine di uomini reclutati su Internet. L'accusa proseguirà martedì e forse mercoledì