dal nostro inviato Andrea Pugliese
24 novembre 2024 (modifica alle 20:03) – NAPOLI
Conte batte ancora una volta l’amico Ranieri (ed è la nona in un 11 confronti diretti) e si riprende la vetta della classifica, respingendo l’assalto di Inter, Atalanta e Fiorentina (e in attesa di Lazio-Bologna). A decidere è il gol dell’ex, Romelu Lukaku, ad inizio ripresa, con il belga che fino a quel momento era stato tra i più deludenti in assoluto. Per Ranieri, invece, una falsa partenza, anche se le aspettative di far subito risultato in casa della capolista non erano poi tantissime.
densità e possesso
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Conte alla fine manda in campo Olivera, alla vigilia in ballottaggio con l’ex Spinazzola, mentre Ranieri per la terza prima Roma della sua storia disegna un 4-2-3-1 che in fase difensiva si compatta (4-4-1-1) a difesa del fortino. A fare la partita è sempre il Napoli, con la Roma che prova a controbattere solo nei primi dieci minuti, abbassando poi il baricentro e limitandosi a difendere. Conte cerca sempre l’ampiezza con Kvaratskhelia da una parte e Politano dall’altra, ma il georgiano è spesso leggibile, mentre il romano qualche pericolo lo crea, anche perché da quella parte Pisilli dà meno assistenza ad Angelino di quanta invece ne dia El Shaarawy a Celik a destra. E se gli azzurri avrebbero potuto passare subito (2’) con un colpo di testa ravvicinato di Kvaratskhelia sprecato in angolo, per il resto di grandi pericoli non ce n’è traccia. La Roma regista solo un tiro alto di Pellegrini dal limite e uno centrale da fuori di Pisilli, ma entrambi velleitari. Il Napoli ha un paio di incursioni pericolose di McTominay, un paio di tentativi alti degli esterni ed un’altra grande occasione nel finale ancora con Kvaratskhelia e ancora sul secondo palo, con El Shaarawy provvidenziale nel salvataggio. I veri assenti del primo tempo però sono gli uomini forse più attesi, i due centravanti, Lukaku e Dovbyk, che toccano pochi palloni e sono spesso e volentieri fuori dal contesto di gioco. All’intervallo la squadra di Conte fa segnare il 75% di possesso palla, un computo dei tiri di 10-2 e 7 angoli a zero, ma senza essere riuscita a sbloccare la partita.
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decidere la grande rom
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E allora per dare maggior sicurezza alla Roma Ranieri nell’intervallo mette Hummels per El Shaarawy, passando alla difesa a tre, con Baldanzi che prende invece il posto di Pellegrini per dare più assistenza a Dovbyk. Solo che la mossa di Hummels non si rivela vincente, visto che al 9’ Di Lorenzo mette dentro un bel pallone per Lukaku, il tedesco buca l’anticipo e il centravanti belga sblocca la partita. Pisilli prende un giallo che gli farà saltare l’Atalanta, Baldanzi spreca da buona posizione e Dovbyk va a un soffio dal pari con un colpo di testa che si stampa sulla traversa. Allora Conte corre ai ripari, anche perché Kvara inizia ad essere irritante e lo cambia con Neres. Il problema della Roma però è che non riesce più a costruire nulla ed allora il Napoli tende a controllare la partita, limitando al minimo ogni possibile rischio. L’ultima carta per Ranieri è Dybala, a due dalla fine, nella speranza che tiri fuori una magia, che però non arriva. Anzi, a sfiorare il 2-0 è Neres. Vince il Napoli, che si gode di nuovo la vetta solitaria della classifica.
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