In una lettera indirizzata ai suoi omologhi socialisti, ambientalisti e comunisti, il presidente dei deputati Rinascimento ricorda che il testo presentato dall'Insoumis Ugo Bernalicis intende rimuovere un reato creato da una legge del 2014… approvata da François Hollande.
Nuova protesta scatenata dagli Insoumi. Cinque mesi dopo la formazione del Nuovo Fronte Popolare (NFP), nel quadro delle elezioni legislative anticipate, il campo presidenziale – ora in minoranza nell’Assemblea – coglie ogni occasione per incunearsi nelle divisioni che attraversano il nuovo Fronte Popolare (NFP). cartello di sinistra.
Lo dimostra il disegno di legge presentato martedì scorso dal deputato Nord della LFI Ugo Bernalicis, volto ad abolire dal codice penale il reato di apologia di terrorismo, che, secondo il movimento coordinato da Manuel Bompard, accentua “la strumentalizzazione della lotta al terrorismo” contro il “libertà di espressione”. In questa materia, sarebbe solo sufficiente “la legge del 29 luglio 1881 che tratta fatti relativi ai reati di scusa di un crimine, scusa di un crimine di guerra, scusa di un crimine contro l’umanità”.
Problema per il PFN, il testo intende eliminare un reato creato da una legge del 2014, adottata su mandato di François Hollande – tornato ad essere deputato del PS per la Corrèze grazie allo scioglimento. Anche se l'iniziativa ha fatto arrabbiare gran parte della classe politica, anche il ministro dell'Interno Bruno Retailleau l'ha definita così“ignobile”pochi all'interno della sinistra non-LFI si sono espressi pubblicamente. Un imbarazzo sottolineato dall’ex primo ministro Gabriel Attal.
“Rispetto per le vittime”
In una lettera inviata sabato ai suoi omologhi socialista (Boris Vallaud), ambientalista (Cyrielle Chatelain) e comunista (André Chassaigne), il presidente dei deputati del Rinascimento li ha invitati a “disconnettersi” dei loro partner ribelli. Denunciare una proposta di legge «gravissime»l'eletto dell'Hauts-de-Seine ritiene che a “Il limite fondamentale è stato superato” : “Quello del rispetto che dobbiamo a tutte le vittime del terrorismo”. E per lodare il «disposizioni» presente nella legge scritta dieci anni fa che lo consente “per reprimere i predicatori di odio che minacciano il nostro Paese e i valori della Repubblica”.
“Quanti dei nostri giovani erano caduti nella radicalizzazione attraverso la diffusione di video e messaggi che incitavano ad atti di terrorismo? E quanti sono stati successivamente preservati grazie alla legge del 2014? si sviluppa, ritornando all'origine di quest'ultimo infatti votato da “la sinistra repubblicana”. Sullo sfondo dello scoppio dell’antisemitismo in Francia e del conflitto in Medio Oriente tra Israele e Hamas – un’organizzazione che la LFI si rifiuta ancora di definire terroristica – l’ex primo ministro si è fatto beffe di un testo sinonimo di“insulto”. UN “una macchia indelebile su chi lo indossa”.