Come ogni anno, giovedì il re Filippo ha conferito titoli nobiliari e onorificenze ai belgi che si sono distinti nei rispettivi campi. Quest’anno, 25 personalità sono state decorate al Palazzo Reale di Bruxelles. Tra loro c’era Paul Van Haver, meglio conosciuto con il nome d’arte Stromae. L’artista è stato accolto da un vibrante “ Bravo Maestro! » dal cerimoniere.
Dieci personalità, nominate barone o baronessa durante la festa nazionale dello scorso anno, hanno ricevuto ufficialmente il titolo dalle mani del sovrano: il ballerino e coreografo Sidi Larbi Cherkaoui, l’esperto di demenza Kasper Bormans, il presidente della Fondazione Auschwitz Henri Goldberg, il professore di ingegneria chimica Elisabeth Monard (KU Leuven), Anny De Windt, fondatrice dell’organizzazione di aiuto ai giovani BiJeVa, Sabine Gössing, cofondatrice dell’Alzheimer’s League, Anne Johansson, responsabile del reparto di neonatologia intensiva presso l’ospedale universitario pediatrico Queen Fabiola, il cardiochirurgo Jean Rubay, Emilie Meessen, cofondatrice dell’ASBL Street Nurses e il pittore e designer Charles Schelfhout .
Anche altri quattordici belgi sono stati onorati al Palazzo per i riconoscimenti ricevuti quest’estate. Il giudice Christine Matray fu elevato al grado di Grande Ufficiale dell’Ordine di Leopoldo, mentre la ginecologa Marleen Temmerman e lo chef Peter Goossens furono nominati Comandanti dello stesso ordine. Stromae, il momento clou della cerimonia, è stato nominato Comandante dell’Ordine della Corona. L’artista è rimasto discreto dopo la cancellazione del suo tour mondiale per motivi di salute nel maggio 2023.
Comandanti dell’Ordine della Corona sono stati nominati anche il chirurgo ed ex ministro Reginald Moreels, la ricercatrice sul cancro Damya Laoui, gli chef Seppe Nobels e Sang Hoon Degeimbre, il direttore del Centro di solidarietà e trauma (Solentra) Geertrui Serneels, l’imprenditore Theo Vaes impegnato nella lotta precarietà, le autrici Geneviève Damas e Caroline Lamarche, l’illustratrice Marie Paquay, il direttore d’orchestra Van Lysebeth e infine Ayman Ramdani, che lavora per i giovani di Bruxelles.
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