La commissione per il processo preliminare della Corte penale internazionale (CPI) dell'Aia ha emesso all'unanimità un mandato di arresto nei confronti di Mohammed Diab Ibrahim al-Masri, meglio noto come Mohamed Deif, per crimini contro l'umanità e presunti crimini di guerra commessi nel territorio dello Stato. di Israele e dello “Stato di Palestina” almeno dal 7 ottobre 2023.
La Commissione preliminare della Corte, convocata per la situazione dello “Stato di Palestina”, ha reso all'unanimità due decisioni che hanno respinto un ricorso dello Stato di Israele “presentato ai sensi degli articoli 18 e 19 della Convenzione di Roma. La Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto anche nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e dell’ex ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant.
Mercoledì i politici israeliani hanno reagito con forza alla decisione della Corte penale internazionale. Benny Gantz, leader del Campo Nazionale, ha definito la decisione “una cecità morale e una vergogna storica che non sarà mai dimenticata”. Avigdor Lieberman, presidente di Israel Beitenou, vede in ciò “un'ulteriore prova della doppia moralità e dell'ipocrisia della comunità internazionale”. Il ministro dell’Istruzione Yoav Kisch ha denunciato “un precedente morale senza precedenti”, affermando che “mentre Israele protegge i suoi cittadini dal terrorismo crudele, L’Aia sceglie di distorcere la giustizia e premiare i terroristi”. Secondo i media palestinesi, il segretario generale dell'Iniziativa Nazionale, Mustafa Barghouti, ha accolto con favore la decisione della Corte penale internazionale e ha invitato la Corte internazionale di giustizia ad accelerare il suo giudizio sull'accusa di “genocidio” contro Israele.