Jean-Marie Le Pen ricoverata in ospedale: Marine Le Pen esprime “preoccupazione” per la salute di suo padre

Jean-Marie Le Pen ricoverata in ospedale: Marine Le Pen esprime “preoccupazione” per la salute di suo padre
Jean-Marie Le Pen ricoverata in ospedale: Marine Le Pen esprime “preoccupazione” per la salute di suo padre
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Jean-Marie Le Pen è ancora ricoverato in ospedale, ha confermato mercoledì Marine Le Pen, parlando a RTL. Il fondatore del Fronte Nazionale (FN), 96 anni, è ricoverato da quasi due settimane in ospedale per effettuare delle “analisi”, ha riferito il suo entourage a Le Parisien il 13 novembre.

“Noi, perché lo amiamo, siamo preoccupati per la sua salute”, ha dichiarato la leader dei deputati della RN, senza però voler dire altro sulle condizioni di suo padre. Si è rifiutata di dire se fosse “alla fine della sua vita”. “È una domanda troppo violenta e tocca l’intimità della sua vita e anche della nostra”, ha risposto a Tomas Sotto.

Il finalista alle elezioni presidenziali del 2002 ha visto la sua salute peggiorare da diversi anni. “Ha 96 anni ed è ricoverato regolarmente. Non c'è niente di più e di meno degli episodi che abbiamo già vissuto”, ha dichiarato la settimana scorsa Marine Le Pen in tono meno allarmista a diversi giornalisti a margine del processo contro gli assistenti della RN.

Il fondatore del FN fu ricoverato nell’aprile del 2023 dopo un infarto, un “allarme” considerato all’epoca “grave”. Anche lui dovette essere ricoverato per alcuni giorni nel febbraio 2022 dopo aver subito un attacco ischemico transitorio.

Perseguito nel caso degli assistenti degli eurodeputati RN per il quale sua figlia e il partito sono attualmente sotto processo, il suo caso è stato “sconnesso” dopo che una perizia medica aveva notato “un profondo peggioramento” del suo stato fisico e psicologico, ritenendo che fosse incapace di “essere presente” o di “preparare la sua difesa”.

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“È accertato che (Jean-Marie Le Pen) non è in grado di dare il consenso a qualsiasi atto”, ha dichiarato Marine Le Pen alla fine di settembre, in apertura del processo.

Quest'ultima, così come le sue due sorelle Marie-Caroline e Yann Le Pen, beneficiano da metà febbraio di un “mandato di protezione”, una misura paragonabile alla tutela, che consente loro di compiere diversi atti in nome del padre, da solo o in concerto.

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