Ventuno mesi dopo l’incidente, si è aperto mercoledì a Melun, nella regione parigina, il processo contro il comico francese Pierre Palmade, per il grave incidente stradale provocato sotto l’effetto di stupefacenti, che ha portato alla pubblicizzatissima caduta del popolare personaggio impantanato nella sua dipendenza dalla droga.
In stato di recidiva legale a causa di una condanna nel 2019 per uso di droga, rischia una pena di quattordici anni di reclusione e una multa di 200.000 euro. A fine giornata, il 10 febbraio 2023, quest’uomo di teatro e di televisione si è messo al volante per andare a fare shopping, dopo diversi giorni di festa e di consumo sfrenato di droga. Su una strada nel sud del dipartimento della Senna e Marna, la sua auto si è scontrata con un veicolo che lo precedeva. Oltre all’attore, allora 54enne, nell’incidente sono rimasti gravemente feriti tre membri della stessa famiglia: un uomo di 38 anni, suo figlio di sei anni e la cognata di 27 anni, che ha perso il bambino che aspettava.
Attraverso la cascata di rivelazioni sullo stile di vita e sulle dipendenze di questo artista alla deriva, il grande pubblico scopre con stupore il lato oscuro di un comico popolare, anche se un po’ fuori moda, che da 30 anni mette in scena la sua lotta contro i suoi terrori esistenziali. . Dopo un lungo anno di indagine giudiziaria, alla fine di maggio il giudice istruttore ha rinviato Pierre Palmade al tribunale penale di Melun per lesioni involontarie, aggravate dall’assunzione di farmaci. Non riteneva la qualifica di omicidio colposo, richiesta dall’accusa per la perdita del feto, ritenendo che questa spinosa questione alla confluenza tra bioetica e diritto meritasse un “dibattito davanti al giudice di primo grado“.
Belgium