Dopo la Nigeria, è stata la volta del Benin a subire maltrattamenti in Libia per questa campagna di qualificazione al CAN 2025.
Il triste spettacolo dei giocatori nigeriani dormivano sui sedili a trave del dismesso aeroporto Al Abraq, privato tra l’altro di acqua, cibo e reti wifi, dopo che il loro aereo era stato dirottato da Bengasi, dove avrebbero dovuto affrontare la squadra di Libia per la 4a giornata di qualificazione al PUÒ 2025a metà ottobre, è ancora fresco nei nostri ricordi.
Un mese dopo questo triste evento si concluse con il partenza senza giocare a Super Eagles sinonimo di annullamento della partita, e successivi Vittoria per 0-3 sul tappeto verde per decisione della Confederazione Africana di Calcio (CAF), un altro scandalo si è verificato sul suolo libico. Lunedì sera infatti, lo Stadio 11 giugno di Tripoli è andato in fiamme al fischio finale che suggellava la qualificazione Benigno e l’eliminazione dei locali dopo uno 0-0 (6a e ultima giornata).
Gernot Rohr ferito al braccio, aggrediti 2 agenti tunisini
Secondo informazioni riportate dalla stampa beninese, i Cheetahs sarebbero rimasti bloccati negli spogliatoi per più di un’ora dopo la partita per evitare la saetta dei tifosi libici. Ma non sono sfuggiti agli attacchi mentre tornavano al loro autobus. Secondo le immagini trasmesse da, l’allenatore Gernot Rohr è stato colpito al braccio LSI Africa.
In un video si vede l’arto del tecnico tedesco coperto da una banchisa. Secondo quanto riferito, il suo allenatore dei portieri, Enrico Pionetti, è stato colpito alla testa. Sono stati aggrediti anche due membri dello staff tunisino e gli agenti di sicurezza della selezione.
Mounié denuncia un”zona di guerra“
Interrogato negli spogliatoi prima dei fatti sopra menzionati, il capitano Steve Mounié (Augsburg) ha espresso la sua indignazione, mentre l’inno beninese era stato fischiato prima del calcio d’inizio.
“Non è stato facile. Era davvero una zona di guerra. Questa squadra della Libia, questo Paese e i suoi tifosi non ci hanno rispettato all’inizio della partita. Hanno fischiato il nostro inno nazionale e noi lo abbiamo reso personale”ha reagito l’ex attaccante del Brest.
Già eliminata dalla corsa per la qualificazione, la Libia non dovrebbe sfuggire a una nuova sanzione della CAF. Continua…